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A CHIETI SCALO SI ESPONE IL RICICLO CHE DIVENTA ARTE
È ormai ovvio che niente più di ciò che concerne l’arte è ovvio né nell’arte stessa né nel suo rapporto col tutto; ovvio non è più nemmeno il suo diritto all’esistenza. (…) La definizione di che cosa l’arte sia è sempre prefigurata da ciò che una volta l’arte era, ma si legittima solo in base a ciò che l’arte è divenuta, aperta verso ciò che essa vuole (e forse può) diventare. (Theodor W. Adorno, Teoria estetica)
E se c’è una cosa che l’arte può diventare, oltre che veicolo di bellezza, è sicuramente un potente comunicatore di messaggi sociali: la storia dell’arte è piena di esempi, che però molte volte hanno rappresentato solo una fazione o l’altra. Quando però, l’arte scende in campo per campagne di sensibilizzazione che riguardano ogni essere umano, nessuno escluso, e la salvaguardia del futuro del pianeta, allora l’effetto è davvero entusiasmante. E’ il caso dell'artista inglese Jane Perkins, che si definisce una re-maker, un’artista che lavora usando materiali di scarto trovati in giro e dà loro una nuova vita usandoli per creare vere e proprie opere d’arte. La Perkins, con la sua arte del riciclo, riproduce con oggetti grandi e piccoli destinati altrimenti alla discarica, opere d’arte e fotografie che potremmo definire iconiche, realizzando così un doppio riciclo: quello materiale, usando appunto materiali di scarto, e quello di riproporre immagini che conosciamo già benissimo, come i ritratti della Regina Elisabetta, di Nelson Mandela e la famosissima foto della ragazza afghana del grande fotografo Steve McCurry. Il lavoro artistico della Perkins riesce così ad essere al contempo gradevolissimo (Spero che il mio lavoro vi strappi un sorriso!, scrive l’artista sul suo sito) e allo stesso tempo portatore di un messaggio importantissimo: sprechiamo troppo di tutto. Nelle mani dell’artista inglese quello che verrebbe buttato via prende nuova vita e diventa arte, a sua volta reinventata.
E non è un caso che perfette riproduzioni delle opere di Jane Perkins siano in mostra In Art we Recycle fino al 25 settembre al Centro Commerciale Megalò, in località Santa Filomena a Chieti Scalo. Infatti il tema della riduzione dell’impatto ambientale è molto caro a Megalò, che lo ha sempre sostenuto con tante iniziative concrete: già dalla scorsa primavera, ad esempio, sono state introdotte diverse misure per diminuire il consumo di energia, come la riduzione delle lampade accese in Galleria e degli orari di accensione dei lampioni nei parcheggi, con un calo del -30% del consumo energetico e le colonnine di ricarica per le auto elettriche: soluzioni che proprio in questi giorni di crisi energetica si sono rivelate quanto mai giuste e tempestive.
Inoltre, Megalò si impegna da tempo in attività volte a sensibilizzare i visitatori sull'ecosostenibilità sull’importanza del riciclo, come testimoniano le comunicazioni #MegaGreen promosse sui social del Centro e questa nuova, imperdibile mostra aperta tutto il giorno e ad ingresso gratuito. Megalò è il Centro Commerciale più grande d’Abruzzo e il luogo ideale dove passare la giornata con tutta la famiglia. Al suo interno, più di 110 negozi, dove trovare le migliori marche di abbigliamento, elettronica, calzature, casa e tanto altro ancora. Un paradiso dello shopping, insomma, che però non dimentica che, se si vuole pensare al futuro, bisogna sì godersi il presente, ma con la consapevolezza che la strada da percorrere non può che essere quella dell’ecosostenibilità e del riciclo. Anche attraverso l’arte con la A maiuscola.