Il treno in piazza Salotto a Pescara

LUCI D'ARTISTA

Pescara e Chieti: due mete sfavillanti per le feste

La Camera di Commercio accende nelle due città abruzzesi le "luci d'artista"

Si accendono le luci in Abruzzo, la regione più verde d’Europa. Pescara e Chieti accolgono l’arrivo delle festività natalizie con un sacco pieno di Luci d’artista, sulla scia delle tradizioni di Torino e Salerno. Vie illuminate per le feste che lasciano sbalorditi adulti e bambini, accompagnandoli in un paesaggio mozzafiato di animali a dimensioni naturali. Negozi scintillanti con le ultime tendenze, ristoranti per i palati più ricercati e tanti locali per brindisi sfavillanti. Pescara, città all’avanguardia, e Chieti, magica custode delle più antiche tradizioni, sono in grado di catturare i visitatori in un tour sorprendente.

Pescara e Chieti illuminate dalle "Luci d'artista"
La Camera di commercio trasforma le due città in mete sfavillanti per le feste natalizie

Pescara. Moderna città bagnata dall’Adriatico e attraversata dall’omonimo fiume, Pescara nasce dalla fusione nel 1927 di due cittadine (Castellammare Adriatico e Pescara), ubicate sulle sponde opposte del fiume. Città dinamica e contemporanea, rappresenta il centro abruzzese di riferimento per il commercio e per i servizi.

Luci d'artista in piazza Muzii a Pescara

La riviera, ampia e attrezzata, con stabilimenti e ristoranti sul mare e con una lunga pista ciclabile, è molto frequentata non solo nella stagione estiva. Ha dato i natali al patriota Gabriele Manthonè (1764-1799) e al poeta Gabriele D’Annunzio (1863-1938). Nel suo territorio sono venuti alla luce interessanti reperti archeologici, tra cui un villaggio neolitico sotto il Colle Orlando, risalente a circa 6000 anni fa. Al tempo dell’Impero Romano assunse il nome di “Ostia Aterni”, già allora centro di commercio con località adriatiche e con quelle dalmate al di là del mare. Per la pescosità delle sue acque nell’Alto Medioevo fu chiamata “Piscaria”, nome che si tramutò in Pescara. Moderna nell’impianto urbanistico e architettonico, recentemente viene definita la città dei due Ponti – del Mare e Flaiano – che disegnano un originale skyline.  Inaugurato nel 2009, il Ponte del Mare è divenuto un vero e proprio simbolo della città e, con i suoi 466 metri di lunghezza, è il più grande ponte ciclo-pedonale d’Italia. Il Ponte Ennio Flaiano è l’ultima, imponente infrastruttura realizzata per collegare le due sponde del fiume, destinata al transito veicolare e ciclo-pedonale. Di interesse artistico la fontana in marmo di Carrara “La Nave”, opera realizzata nel 1986 dallo scultore pescarese Pietro Cascella. Trae ispirazione dalla grande tradizione marinaresca della città, ma richiama alla mente anche i forzati del Bagno Borbonico utilizzati come rematori sulle navi spagnole fino al 1859. Da ammirare la grande tela michettiana “La Figlia di Iorio”, nel Salone della Giunta dell’Amministrazione Provinciale.

Chieti. Città fra le più antiche d’Italia, tanto che le sue origini storiche si confondono con la mitologia. Chieti è un centro di notevole spessore artistico e culturale. E’ in posizione panoramica tra i monti della Majella e l’Adriatico.

Luci d'artista a corso Marrucino di Chieti

Fu capitale della popolazione italica dei Marrucini. Successivamente fu città romana con il nome di Teate, i cui segni, come il Teatro Romano (seconda metà del sec. II d.C.), il complesso dei Tempietti Romani (resti di edifici sacri), la cisterna delle antiche Terme, sono ancora visibili sul territorio cittadino. Fu distrutta dalle ondate barbariche dei Visigoti ed Eruli. Con gli Angioini e soprattutto con gli Aragonesi, raggiunse il suo massimo splendore e fu posta a capo di tutti gli Abruzzi con diritto di battere moneta propria. La parte antica della città conserva un patrimonio notevole di monumenti civili e religiosi e palazzi signorili, tra cui: l’imponente cattedrale di San Giustino con importanti opere all’interno e la torre campanaria del tardo Quattrocento; il cinquecentesco Palazzo del Comune con cortile tardo-medievale con colonna sostenente la statua di Achille (simbolo della città di Chieti); il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo Mezzanotte; Corso Marrucino con la duecentesca chiesa di San Francesco della Scarpa. Ed ancora: Palazzo De Lellis-Carusi, Palazzo Toppi, Palazzo Zambra, Palazzo De Sanctis-Ricciardone, Palazzo Majo, ecc. Sul sito dell’antica cittadella sorge ora il Museo della Civitella che conserva importanti reperti di diversi periodi (neolitico, paleolitico italico e romano). A Villa Frigerj invece, tra i giardini della Villa Comunale, presso il Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo sono esposte pregevoli testimonianze italiche e romane provenienti da diverse parti della regione, tra cui: il Guerriero di Capestrano (VI sec. a.C.), il bronzetto di Ercole in riposo (III sec. a.C.) rinvenuto presso Sulmona, le tre stele funerarie (V sec. a.C.) provenienti da Penna Sant’Andrea, la grande statua di Ercole a banchetto (I sec. a.C.) proveniente da Alba Fucens. Presso il Museo Archeologico è possibile ammirare anche una collezione di monete che vanno dal secolo VI a.C. al XIX sec. Ma ci sono ancora due importanti centri d’arte nella città: il Museo Costantino Barbella (scultore teatino dell'800) in un'ala del seicentesco Palazzo Martinetti-Bianchi, con un patrimonio di dipinti, sculture e ceramiche che spaziano dal 1400 al 1900, e Il Museo Diocesano, ricco di esemplari della statuaria medievale abruzzese e pale d'altare barocche.

Per saperne di più: www.abruzzoturismo.it

Luci d'artista in piazza Marconi a Chieti Scalo