Raccolta differenziata di qualità: il futuro dell’economia circolare “ideale” è già presente
L’Abruzzo è la prima regione d’Italia ad avviare un progetto che dà l’opportunità a cittadini ed imprese di non produrre più rifiuti, ma solo materie di qualità da vendere pronte al riciclo diretto. Oltre alla salvaguardia dell’ambiente, tale modello garantisce la riduzio ne della Tari fino all’80%, sviluppo di aziende green e nuova occupazione
"La Terra sulla quale viviamo non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli”. A distanza di oltre 160 anni, la frase pronunciata nel 1854 dal capo indiano Seattle suona ancora come un monito straordinariamente attuale e troppe volte ignorato. Isole di plastica che galleggiano nel mare, riscaldamento globale, sfruttamento intensivo delle risorse naturali sempre meno disponibili e inquinamento oltre i livelli di guardia sono problemi sempre più stringenti su cui influiscono comportamenti irrazionali e sprechi che potrebbero essere evitati.
Raccolta differenziata dei rifiuti prima dei trattamenti selettivi bio-meccanici i cui costi sono a carico delle utenze
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In Italia, secondo gli ultimi dati relativi al 2018, i rifiuti urbani sono cresciuti del 2% rispetto all’anno precedente e, nonostante un incremento della raccolta differenziata, la produzione in media di 500 kg a testa di spazzatura ne rende la gestione difficile ed economicamente onerosa.La migliore via d’uscita è rappresentata dall’introduzione di nuove pratiche virtuose, capaci di fare leva sul concetto fondamentale di ‘prevenzione a monte’ e basate sull’azzeramento della produzione di rifiuti e su un sistema di economia circolare che ricicli al 100% tutti i materiali immessi nel mercato consumer. Tale modello consentirebbe una proficua simbiosi tra cittadini, nella duplice veste di consumatori e produttori (prosumer), ed eco-imprese, siano esse riqualificazione delle preesistenze o nuove start-up di innovazione.
Raccolta Differenziata di Qualità (RDQ) "a monte" delle Materie Prime Seconde Omogenee Rigenerative (MPSO-R) che interessano tutti i beni di scarto giornalieri post-consumo o lavorazione pre-lavorate per compattazione o triturazione, essiccazionione o igienizzazione (fraz. organica). Sono paritetiche, per purezza al 100% e valore commerciale, alle materie vergini.
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Un concreto esempio di come tutto ciò sia realizzabile arriva dal progetto “Filiere Virtuose, Energia ed Eco-sostenibilità”, elaborato tra il 2010 e il 2014 ed oggi divenuto legge inter-regionale, che ha trovato nell’Abruzzo la prima regione pilota, nonché capofila. Utenze domestiche e imprese hanno l’opportunità di decidere di smettere di produrre rifiuti attraverso l’adozione della raccolta differenziata di qualità, che consiste nel selezionare “a monte” i propri beni di scarto giornalieri e venderli ad eco-imprese territoriali convenzionate che provvederanno al loro riciclo diretto per realizzare nuovi beni di consumo.
Mai più rifiuti! Tutte le materie differenziate di qualità possono essere vendute dall'utente al quale verrà ridotta anche la tassa sui rifiuti TARI progressivamente fino all'80%
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I beni di scarto (post-consumo o lavorazione) di cui sono proprietari i cittadini, in quanto materiali omogenei di qualità puri al 100% e mai compromessi dal contatto con i rifiuti, sono paragonabili alle materie prime vergini e hanno un valore commerciale di mercato notevolmente superiore rispetto a quelli derivanti dal trattamento da rifiuto: da 5 fino a 10 volte di più. L’applicazione di tale modello consente dunque un autentico cambiamento culturale, in grado di coniugare la salvaguardia dell’ambiente a vantaggi di natura economica. Le utenze virtuose infatti potranno ottenere, oltre ai controvalori per la vendita, la riduzione progressiva della TARI - per la parte variabile - fino all’80%, eliminando così oneri sempre più difficili da sostenere per famiglie ed attività imprenditoriali. Grazie al progetto-legge, inoltre, resteranno sul territorio regionale abruzzese circa 700 milioni di tonnellate di materie differenziate di qualità, che si riveleranno risorse concrete per l’apertura di eco-imprese, garantendo lo sviluppo di nuove vocazioni produttive green e d’innovazione, oltre al rilancio dell’occupazione. “Auspico che tutti gli abruzzesi ci seguano senza indugi - spiega l’assessore regionale Nicola Campitelli - e scelgano subito una delle soluzioni più concrete e lungimiranti nel panorama delle politiche sull’ambiente, l’energia, il sociale, l’impresa e il lavoro”.
Chi aderirà all’iniziativa avrà a disposizione una eco-card, di fatto il bancomat dell’eco-credito derivante dalla vendita dei materiali, una serie di app che permettono circa 30 operazioni per pagamenti, informazioni, assistenza a domicilio per anziani e portatori di handicap, e-commerce, chat con l’intera community dei cittadini virtuosi che progressivamente si verrà a costituire, e-share per usufruire di servizi di noleggio di mezzi leggeri elettrici e tanto altro ancora.
Il progetto, elaborato dall’omonima Associazione Filiere Virtuose, rappresenta l’unica soluzione già strutturata per cui è stata sviluppata anche un’inedita piattaforma digitale ad-hoc per la gestione e il controllo di tutte le attività previste a favore delle parti coinvolte (cittadini, imprese, Comuni, Regione, associazione proponente e società acquirenti le materie da riciclare), tra le quali spiccano le pesature (gr/kg), le transazioni di compravendita e la tracciabilità di tutti i processi di gestione dei materiali fino ai nuovi beni di consumo prodotti e alle informazioni su dove acquistarli (ubicazioni degli esercizi commerciali o link diretto sui diversi siti internet).
“Filiere Virtuose, Energia ed Eco-sostenibilità” mette al centro il criterio della prevenzione attraverso misure adottate prima che una sostanza o un prodotto diventi rifiuto, anticipando la norma entrata ufficialmente in vigore nel 2016 (art. 183 comma 1, lettera (m) del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.). Grazie alla raccolta differenziata di qualità operata a monte per carta, cartone, plastica e bio-plastica, vetro, metalli, legnami non trattati, oli esausti vegetali e compost ammendante, in Abruzzo il futuro dell’economia circolare è già presente!