A pesca anziché al lavoro, licenziato vigile a Pescara
L'esito del procedimento disciplinare contro Pasquale Solari, 61 anni, maresciallo della Polizia municipale finito ai domiciliari lo scorso luglio
PESCARA. «Licenziamento senza preavviso»: questo l'esito del procedimento disciplinare avviato dall' Ufficio Disciplinare del Comune di Pescara per Pasquale Solari, 61 anni, il vigile urbano che timbrava il cartellino ma poi, invece di indossare la divisa e occuparsi di controllo ambientale, andava a spasso sul lungomare, a pesca con gli amici o a giocare ai videopoker.
I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Pescara, il 20 luglio scorso, gli avevano notificato un'ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Chieti Luca De Ninis per truffa pluriaggravata, commessa in danno di ente pubblico e con abuso dei poteri, e violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione.
Durante i pedinamenti, i finanzieri hanno scoperto che il maresciallo non timbrava nella sede del Comando di Polizia municipale, come previsto, ma in altre strutture comunali. L'uomo andava a timbrare il badge personale nel palazzetto dello sport di via Elettra o presso lo stabile dell'ex Aurum.