PESCARA
A pesca con reti illegali: scatta il sequestro. E il pescato va in beneficenza
L'attrezzatura aveva maglie di dimensioni decisamente inferiori alla misura fissata dalla legge
PESCARA. Nella giornata di ieri la Motovedetta CP 729 della Capitaneria di porto di Pescara, in sinergia con la Capitaneria di porto di Ortona, in attività di pattugliamento nello specchio acqueo antistante le costi abruzzesi, ha intercettato un peschereccio che effettuava attività di pesca a strascico mediante utilizzo di attrezzo non conforme a quanto disposto dalle vigenti regolamentazioni comunitarie e nazionali di settore.
Il dispositivo irregolare era “armato” con il cosiddetto “sacco della rete” (parte terminale della rete) costituito da maglie di dimensioni decisamente inferiori alla misura fissata ex lege, azione che comporta una drastica riduzione della selettività degli attrezzi da pesca e la cattura di esemplari ben al di sotto della taglia minima consentita a livello normativo. Tali comportamenti impattano negativamente sul naturale ripopolamento degli stock ittici e sull’imprescindibile concetto ormai noto di pesca sostenibile.
Gli uomini della Guardia costiera hanno provveduto, così, ad elevare una sanzione amministrativa di 6.000 euro e a porre sotto sequestro l’attrezzo da pesca non conforme ed il relativo pescato, quest’ultimo devoluto, poi, in beneficenza in quanto giudicato idoneo per il consumo umano.