Abbattuti fra le proteste i primi 15 tigli
Ruspe all’opera in viale Nettuno a Francavilla, il sindaco entra in un bar di piazza Sirena e viene accolto dai fischi
FRANCAVILLA. Sorda agli appelli per scongiurare l’abbattimento dei tigli di viale Nettuno e alle oltre 500 firme raccolte in 24 ore dal comitato Salviamo gli alberi, l’amministrazione comunale non ha fermato le ruspe. Ieri, i 15 grandi alberi che da cinquant’anni ombreggiavano il marciapiede lato mare del viale, fra piazza Sirena e via Riccione, sono stati tagliati a raso. Ridotti a legna da ardere, sono stati portati via, insieme ai fiocchi azzurri di auspicio di rinascita a nuova vita, legati nottetempo intorno ai tronchi da una mano ignota. Già alle 7 del mattino, il comitato era in allerta all’esterno del cantiere. La speranza di un ripensamento è svanita quando, verso le 9, è cominciato il taglio dei primi alberi. Verificato che mancava il tabellone con le indicazioni sui lavori, il comitato ha avvisato carabinieri e vigili urbani, che giunti sul posto hanno constatato l’infrazione. Quando ha fatto una fugace apparizione in piazza Sirena per prendere un caffè al bar, il sindaco Antonio Luciani è stato accolto dai fischi. Attribuendogli «un’ostinazione che meriterebbe miglior causa», i consiglieri regionali Riccardo Chiavaroli (Pdl), Lucrezio PaoliniIdv), Franco Caramanico (Sel), Maurizio Acerbo (Rifondazione comunista) e Gianfranco Giuliante (Pdl), promotori di una risoluzione salva-alberi approvata dal consiglio regionale, hanno accusato Luciani di «un atto incomprensibile dal punto di vista urbanistico e ambientale, uno sgarbo ai cittadini oltre che una scorrettezza istituzionale, poiché era già stato fissato un incontro tra sindaco e capigruppo regionali per valutare meglio la questione». Martedì sera, anche il consiglio provinciale di Chieti ha approvato un ordine del giorno proposto dal consigliere Franco Moroni (Pdl), per «chiedere al ministero competente la redazione dei principi e criteri di censimento degli alberi monumentali oltre al parere politico di contrarietà al taglio radicale dei tigli». Nel prossimo consiglio comunale, dall’opposizione, Stefano Di Renzo presenterà una mozione per chiedere alla giunta di limitare il taglio degli alberi fino a via Riccione. La battaglia del comitato prosegue per impedire gli ulteriori abbattimenti previsti fino alla stazione. «Gli alberi abbattuti, fatti passare per malati, erano in ottimo stato», sostiene Michele pezone del comitato salva-alberi. «Si ha l’impressione che prima si sia deciso di tagliarli e all’ultimo momento, si stiano cercando le ragioni per giustificarne l’abbattimento».
Giuseppina Gherardi
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