Abruzzo, cresce il turismo: gli arrivi salgono a +8,3%, presenze in aumento (+2,2) 

Nel 2023 la nostra regione ha registrato un milione e 700mila visitatori Gap negativo per le strutture alberghiere rispetto a quelle extralberghiere

L'AQUILA. L'Abruzzo si conferma tra le regioni più gettonate dai turisti. Se le stime relative al 2023 registrano i valori più elevati osservati dalle rilevazioni sul turismo, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze in Italia, l'Abruzzo si distingue con una performance di tutto rispetto: secondo le elaborazioni dei dati Istat, del movimento clienti negli esercizi ricettivi, del ministero degli Interno e di Alloggiati web, la variazione percentuale, tra il 2023 e il 2022 di arrivi è stata dell'8,3% in più. La presenze turistiche sono aumentate del 2,2%. In termini di valori assoluti, lo scorso anno, sono arrivati in regione qualcosa come 1,7 milioni di visitatori. Le presenze stabili si attestano a 6,5 milioni di turisti. Dal 2019, periodo pre-pandemico, al 2023 i flussi turistici sul territorio regionale sono cresciuti del 5,7%, con un gap negativo per le strutture alberghiere rispetto a quelle extralberghiere. Il report sull'andamento turistico in Italia nel 2023 è il risultato delle attività del Gruppo di lavoro che vede insieme ministero del Turismo e Istat.
PRINCIPALI RISULTATI
Tra il 2019 e il 2023 gli arrivi nelle strutture ricettive italiane sono cresciuti di 3 milioni di unità (+2,3% rispetto al 2019), mentre le presenze turistiche di 14,5 milioni (+3,3%). Sono stati circa 16 milioni gli arrivi in più rispetto al 2022 (+13,4%) e oltre 39 milioni le presenze (+9,5%). Dopo il periodo pandemico, la componente estera della clientela – come rileva lo studio – è tornata a prevalere su quella domestica: nel 2023 il 52,4% delle presenze turistiche sono riferite a clienti non residenti in Italia. Gli arrivi e le presenze nel settore extra-alberghiero sono cresciute, rispettivamente, del 16,9% e dell’11% rispetto al 2022, con incrementi maggiori di quelli del settore alberghiero (+11,5% e +8,1%). I dati relativi allo scorso anno indicano un record storico nell’andamento del turismo in Italia: oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi presenti sul territorio nazionale. Questi valori sono i più elevati osservati da sempre dalle rilevazioni sul turismo, superiori ai livelli pre-pandemici del 2019: +3 milioni di arrivi (+2,3%) e +14,5 milioni di presenze (+3,3%). Rispetto al 2022 si registra una crescita complessiva degli arrivi del 13,4% e delle presenze del 9,5%.
TURISMO IN CRESCITA
«I numeri non mentono mai. L’Italia sta tornando a occupare il posto che merita nel panorama mondiale del turismo. Il record storico di andamento evidenziato dalle stime che abbiamo presentato grazie al lavoro congiunto del Ministero e dell'Istat non è un risultato casuale, ma il frutto di una strategia mirata, che mette il turismo al centro delle politiche del governo», le parole del ministro del Turismo, Daniela Santanchè, «un comparto che cresce più di altri in virtù della capacità degli imprenditori di esaltare il meglio che l’Italia può offrire. I provvedimenti sul turismo, insieme alla professionalità espressa dagli operatori del settore, hanno determinato un netto cambio di marcia dall’impatto senza precedenti». Per il ministro Santanchè «niente accade per caso: questo successo è l’esito di una serie di investimenti attuati dal Ministero con il supporto di Enit per rafforzare l’immagine e la credibilità internazionale dell’Italia nel mondo: fattori che hanno contribuito a far tornare la nostra Italia di moda, specialmente all’estero. Ora, però, la sfida non è solo quella di aumentare il numero delle presenze, quanto piuttosto di puntare sempre più su un turismo di qualità su offerte turistiche in grado di soddisfare, in modo sostenibile, ogni tipo di esigenza».
BENE L'ABRUZZO
Per quanto riguarda l'Abruzzo tre il 2022 e il 2023 gli arrivi nelle strutture alberghiere sono aumentati del 6,1%, ma la presenza nelle stesse è diminuita dello 0,2%. Fanno meglio le strutture extra alberghiere con un +13,9% di arrivi e un +6,2% di presenze. A livello territoriale il maggior numero di presenze, nel 2023, si registra nel Nord-est, dove si concentrano circa 177 milioni di presenze, pari al 39,2% del totale nazionale. Seguono il Centro (24%) e il Nord-ovest (17,7%). La regione con il maggior numero di presenze è il Veneto (15,9% sul totale nazionale), seguita dal Trentino-Alto Adige (12,4%), dalla Toscana, dalla Lombardia e dal Lazio (tutte di poco superiori al 10%). La prima regione del Mezzogiorno è la Campania, con il 4,5% delle presenze nazionali. In termini di variazioni rispetto al 2022, le regioni che segnano un incremento delle presenze superiore alla media nazionale (+9,5%) sono il Lazio (+25,3%), la Lombardia (+16,8%), la Sicilia (+13,9%), la Campania (+13,3%) e la Valle d’Aosta. Una crescita più contenuta, con valori inferiori a 3 punti percentuali, ma comunque rilevante interessa l’Abruzzo (+2,2%), l’Emilia-Romagna (+2,7%) e le Marche (+0,6%). Rispetto al 2019, le regioni in cui le presenze turistiche sono aumentate maggiormente – con incrementi superiori al 10% e decisamente più ampi della media nazionale (3,3%) – sono il Lazio, la Lombardia e la Sicilia.