Abruzzo, la lotta agli incendi con l’intelligenza artificiale: ecco le 5 torri con i sensori
Legambiente e Inwit alleate nel monitoraggio e nella prevenzione dei roghi Interessati Pescasseroli, Pettorano, Torino di Sangro, Pollutri e Civitella Roveto
Qual è il confine tra un corretto uso dell’intelligenza artificiale e una deriva incontrollabile della tecnologia sulle azioni dell’uomo? Probabilmente non esiste una risposta giusta e bisognerà valutare caso per caso. Prevenire gli incendi è una delle declinazioni positive dell’Ia. Parte da questi presupposti e si estende al monitoraggio e alla prevenzione degli incendi boschivi, una delle principali minacce per le foreste italiane, la partnership tra Inwit, primo tower operator italiano, e Legambiente, già alleate per il monitoraggio della qualità dell’aria.
il campo d’azione in abruzzo
I primi territori coinvolti in questa nuova fase sono i Comuni di Pescasseroli, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, e di Pettorano sul Gizio, nella Riserva naturale regionale Monte Genzana Alto Gizio, nei quali è stata installata la tecnologia. Seguiranno, entro agosto, le implementazioni del monitoraggio incendi nella Riserva naturale regionale Lecceta di Torino di Sangro (Chieti), nella Riserva naturale Bosco Don Venanzio a Pollutri (Chieti) e a Civitella Roveto, nella Marsica.
LE TORRI DI INWIT
Sulle 5 torri di Inwit presenti in questi territori saranno installati in totale 5 gateway e 9 telecamere smart, su cui è integrato un software di intelligenza artificiale in grado di rilevare tempestivamente gli incendi. La localizzazione sulla sommità delle torri garantisce inoltre una posizione privilegiata che consente di massimizzare l’area sotto osservazione. La distanza massima che le telecamere possono coprire varia a seconda delle caratteristiche orografiche del luogo e delle dimensioni relative del pennacchio di incendio. Il raggio di osservazione è mediamente di 2 km intorno al punto di localizzazione, ma in determinati casi è possibile arrivare fino a 5 km, per un’area massima coperta di circa 80 km quadrati. Le apparecchiature sono in grado di funzionare anche in condizioni ambientali difficili e, grazie all’AI, di distinguere il fumo dei camini da quello degli incendi.
business e sostenibilità
«I progetti di monitoraggio ambientale e degli incendi che stiamo portando avanti rappresentano un concreto esempio dell’integrazione della sostenibilità nel nostro business. La realizzazione di queste attività conferma il valore per il territorio e il ruolo delle nostre infrastrutture digitali e condivise che, oltre ad abilitare il 4G e il 5G degli operatori, possono ospitare anche tecnologie diverse, offrendo più servizi integrati ed innovativi, in grado di contribuire attivamente anche alla tutela dell’ambiente e della biodiversità», ha dichiarato Michelangelo Suigo (foto in basso a destra), direttore relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di Inwit, «la solida partnership con Legambiente, dopo il monitoraggio dell’ambiente e dell’inquinamento atmosferico nei Parchi, si rafforza e si rilancia con il monitoraggio e la prevenzione degli incendi grazie alle nostre torri, sentinelle a supporto del grande lavoro delle Istituzioni preposte, e all’intelligenza artificiale».
legambiente
«La tecnologia», dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, «rappresenta una valida alleata nel monitoraggio e nella tutela dell’ambiente e della biodiversità. Negli anni sono cresciute le attività in cui le nuove frontiere tecnologiche unite allo sviluppo del digitale e dell’intelligenza artificiale danno un supporto sempre più strategico. I progetti di monitoraggio ambientale e degli incendi, che abbiamo avviato con Inwit, dopo quelli sulla qualità dell’aria, vanno proprio in questa direzione ed hanno al centro un tema delicato e con ricadute pesanti sui territori. Gli incendi, il più delle volte di origine dolosa, rappresentano infatti una piaga del nostro Paese come denunciamo da anni con il nostro rapporto annuale Ecomafia. Un fenomeno, portato avanti da persone senza scrupoli, che va fermato con azioni di prevenzione e politiche mirate su cui Governo, Regioni e Comuni devono intervenire in maniera sinergica, ma anche informando e sensibilizzando i cittadini, e avvalendosi dell’uso delle migliori tecnologie per rilevare tempestivamente i roghi».
il campo d’azione in abruzzo
I primi territori coinvolti in questa nuova fase sono i Comuni di Pescasseroli, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, e di Pettorano sul Gizio, nella Riserva naturale regionale Monte Genzana Alto Gizio, nei quali è stata installata la tecnologia. Seguiranno, entro agosto, le implementazioni del monitoraggio incendi nella Riserva naturale regionale Lecceta di Torino di Sangro (Chieti), nella Riserva naturale Bosco Don Venanzio a Pollutri (Chieti) e a Civitella Roveto, nella Marsica.
LE TORRI DI INWIT
Sulle 5 torri di Inwit presenti in questi territori saranno installati in totale 5 gateway e 9 telecamere smart, su cui è integrato un software di intelligenza artificiale in grado di rilevare tempestivamente gli incendi. La localizzazione sulla sommità delle torri garantisce inoltre una posizione privilegiata che consente di massimizzare l’area sotto osservazione. La distanza massima che le telecamere possono coprire varia a seconda delle caratteristiche orografiche del luogo e delle dimensioni relative del pennacchio di incendio. Il raggio di osservazione è mediamente di 2 km intorno al punto di localizzazione, ma in determinati casi è possibile arrivare fino a 5 km, per un’area massima coperta di circa 80 km quadrati. Le apparecchiature sono in grado di funzionare anche in condizioni ambientali difficili e, grazie all’AI, di distinguere il fumo dei camini da quello degli incendi.
business e sostenibilità
«I progetti di monitoraggio ambientale e degli incendi che stiamo portando avanti rappresentano un concreto esempio dell’integrazione della sostenibilità nel nostro business. La realizzazione di queste attività conferma il valore per il territorio e il ruolo delle nostre infrastrutture digitali e condivise che, oltre ad abilitare il 4G e il 5G degli operatori, possono ospitare anche tecnologie diverse, offrendo più servizi integrati ed innovativi, in grado di contribuire attivamente anche alla tutela dell’ambiente e della biodiversità», ha dichiarato Michelangelo Suigo (foto in basso a destra), direttore relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di Inwit, «la solida partnership con Legambiente, dopo il monitoraggio dell’ambiente e dell’inquinamento atmosferico nei Parchi, si rafforza e si rilancia con il monitoraggio e la prevenzione degli incendi grazie alle nostre torri, sentinelle a supporto del grande lavoro delle Istituzioni preposte, e all’intelligenza artificiale».
legambiente
«La tecnologia», dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, «rappresenta una valida alleata nel monitoraggio e nella tutela dell’ambiente e della biodiversità. Negli anni sono cresciute le attività in cui le nuove frontiere tecnologiche unite allo sviluppo del digitale e dell’intelligenza artificiale danno un supporto sempre più strategico. I progetti di monitoraggio ambientale e degli incendi, che abbiamo avviato con Inwit, dopo quelli sulla qualità dell’aria, vanno proprio in questa direzione ed hanno al centro un tema delicato e con ricadute pesanti sui territori. Gli incendi, il più delle volte di origine dolosa, rappresentano infatti una piaga del nostro Paese come denunciamo da anni con il nostro rapporto annuale Ecomafia. Un fenomeno, portato avanti da persone senza scrupoli, che va fermato con azioni di prevenzione e politiche mirate su cui Governo, Regioni e Comuni devono intervenire in maniera sinergica, ma anche informando e sensibilizzando i cittadini, e avvalendosi dell’uso delle migliori tecnologie per rilevare tempestivamente i roghi».