Abruzzo, nel 2014 spiaggiati 30 cetacei e 54 tartarughe
A lanciare l'allarme il Wwf Abruzzo che definisce il 2014 un "annus horribilis" per le nostre coste
Nel 2014 sulla costa abruzzese si sono spiaggiati 30 cetacei e 53 tartarughe della specie Caretta caretta. Per quanto riguarda i cetacei, la maggior parte è arrivata a riva già morta, altri hanno ripreso il largo, ma non si sa se siano sopravvissuti o semplicemente siano andati a morire altrove. Relativamente alle tartarughe, il trend è in aumento: nei soli primi due mesi del 2015 si registrano 34 esemplari morti in maniera non naturale (la maggior parte per soffocamento). A lanciare l'allarme il Wwf Abruzzo che definisce il 2014 un "annus horribilis" per il mare abruzzese.
“Le nostre acque - ricordano - sono state classificate tra le più sporche d'Italia. Il resto della situazione non va meglio tra sforzo di pesca in aumento e rifiuti ammassati sulla battigia dopo ogni mareggiata. La situazione non può dirsi migliore per le acque dolci: lo stato dei fiumi registra un continuo peggioramento".
"L'ambiente marino dell'Adriatico - sottolinea il Wwf – è un prezioso scrigno di biodiversità è ma è anche un sistema estremamente fragile nel quale l'impatto dell'uomo può avere effetti catastrofici. Preservarne l'integrita' e la bellezza dovrebbe essere un bisogno prioritario per ciascuno di noi. Siamo custodi di una piccola parte del mondo di enorme pregio ambientale, impegniamoci per quanto ci è possibile perché resti speciale e piena di vita".