Abruzzo, solo 20 ricoveri ma è a rischio arancione 

L’Unità di crisi termina con un appello di Marsilio a Speranza: cancellate subito gli indici Rt Nuova ordinanza che impone il rosso a Celano per la sospetta presenza di varianti del virus

Contagi in netta e costante diminuzione. Ricoveri che continuano a calare con le terapie intensive che scendono a quota 20, valore più basso degli ultimi sette mesi. Perfino l'Europa colloca l'Abruzzo tra le quattro regioni italiane più sicure. Ma nonostante tutti gli indicatori assolutamente favorevoli, rischiamo fortemente di finire in zona arancione a causa dell'indice Rt, che è in aumento. Un'eventualità che per il governatore Marco Marsilio «sarebbe paradossale».
Il presidente si fa portavoce della battaglia che le Regioni portano avanti da giorni e chiede al Governo di cambiare in fretta i parametri per la classificazione dei territori. Intanto a Celano viene prorogata la zona rossa a causa dei tanti contagi e della sospetta presenza di varianti.
ABRUZZO SICURO. Il quadro regionale è positivo. A confermarlo è anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) che, nella consueta mappa di rischio europea, inserisce l'Abruzzo tra le regioni più sicure. «Un indicatore che potrebbe far passare in Europa il messaggio che chi sceglie di trascorrere le vacanze in Abruzzo trova un territorio sicuro», commenta Marsilio.
IL PARADOSSO. Ma la situazione favorevole sotto ogni punto di vista si scontra con le regole nazionali. Il tanto contestato indice Rt sta salendo a causa di focolai già isolati e circoscritti con le zone rosse localizzate.
Il dato era pari a 0.78 il 30 aprile, a 0.82 il 7 maggio e sale a 0.95 stando alle anticipazioni del monitoraggio previsto per oggi. Se si supera la soglia di 1 scatta la zona arancione. Marsilio non ci sta e incalza il Governo: «Ho scambiato messaggi con il ministro Roberto Speranza proprio su questo tema», dice al termine della riunione dell'Unità di crisi regionale, «sarebbe paradossale che la prossima settimana ci trovassimo in zona arancione per colpa di un possibile focolaio a fronte di ospedali sempre più vuoti».
SUBITO NUOVE REGOLE. «L’indice Rt, così come concepito, non rispecchia la reale situazione. Tutte e 21 le Regioni e le Province autonome hanno chiesto di cambiarlo e di far riferimento all'occupazione ospedaliera», aggiunge, auspicando che «lunedì, come ci è stato promesso, il Governo chiuda questa fase di ridiscussione dei parametri e la prossima settimana la classificazione avvenga su criteri adeguati al nuovo quadro epidemiologico». Si va, infatti, verso nuove regole: la bussola saranno l'incidenza dei contagi e il tasso di occupazione degli ospedali. Parametri che in Abruzzo sono abbondantemente sotto le soglie di allarme.
LA SITUAZIONE. L'incidenza, a livello regionale, scende ancora e arriva a quota 62. In particolare, nel Pescarese è a 32 (ora al secondo posto tra le province migliori d'Italia dopo essere stata la prima per un mese), nel Teramano a 55, nel Chietino a 71 e nell'Aquilano a 86. Bassissimo anche il tasso di occupazione dei posti letto, in continuo calo da giorni: 11% per le terapie intensive e 17% per l'area non critica.
Proprio alla luce di questi dati, il governatore ribadisce che sarebbe assurdo «ritrovarsi in arancione con un quadro del genere, con sole 20 persone in terapia intensiva, con un'incidenza media largamente inferiore a 100 e con Pescara da un mese sotto 50».
ZONA ROSSA. L'Unità di crisi regionale ieri è tornata a riunirsi per analizzare l'andamento epidemiologico settimanale. Si è deciso di prorogare di una settimana la zona rossa per il comune di Celano, dove c'è una circolazione sostenuta del Covid-19 e dove preoccupano i sospetti casi dovuti a variante del virus. L'area a maggiori restrizioni andrà avanti fino al 21 maggio compreso. Restano due, quindi, i comuni abruzzesi in rosso: fino al 20 maggio c'è anche Sant'Egidio alla Vibrata dove però il quadro migliora e non è escluso che la situazione venga rivalutata in anticipo.
IL BOLLETTINO. I nuovi casi accertati nelle ultime ore sono 89. Sono emersi dall'analisi di 3.397 tamponi molecolari: è risultato positivo il 2,62% dei campioni. I nuovi positivi hanno età comprese tra i 2 e i 91 anni; sedici quelli under 19. Ancora una volta tanti i guariti (334), mentre gli attualmente positivi sono 7.010, cioè 249 in meno.
I ricoveri scendono a 255 di cui 235 (-11) in area medica e appena 20 (-4) in intensiva. Tre i decessi, uno dei quali relativo ai giorni scorsi e comunicato solo ieri: uno nel Chietino e due nell'Aquilano. Le due vittime più recenti sono un 56enne di Vacri e un 59enne di Scurcola Marsicana.