Abruzzo tangenti e champagne: Zingariello ancora in procura

La segretaria dell’ex assessore De Fanis sarà interrogata il 27 gennaio

PESCARA. Per la terza volta Lucia Zingariello, la segretaria dell’allora assessore regionale Luigi De Fanis, ha chiesto di essere interrogata e tornerà in tribunale il 27 gennaio. Un piccolo record di interrogatori per la donna coinvolta nell’inchiesta su presunte tangenti nella cultura che è stata ascoltata già due volte dal pm Giuseppe Bellelli e che, dopo la recente chiusura delle indagini, ha presentato un’altra istanza attraverso il suo legale Tommaso Navarra. L’inchiesta nata dalla denuncia di un imprenditore della cultura è stata chiusa poco prima di Natale e, dalla notifica dell’avviso di conclusione, gli indagati possono presentare memorie o chiedere di essere interrogati.

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E’ quello che ha fatto la donna che, proprio durante i precedenti interrogatori, aveva riservato sorprese raccontando, ad esempio, del tentativo di omicidio da parte di De Fanis della moglie: caso finito alla procura di Lanciano e terminato con un’archiviazione. Ma nei procedenti colloqui di fronte al pm la donna si è anche sempre difesa, allontanando le accuse che le sono state mosse. Difesa che, al momento, non è stata accolta perché l’inchiesta è stata chiusa alla fine dello scorso anno allargandosi a sette indagati accusati a vario titolo di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, truffa, peculato, abuso, falso e corruzione. A denunciare le presunte mazzette era stato l’imprenditore Andrea Mascitti che alla Forestale raccontò di aver ricevuto dall’ex assessore alla Cultura una richiesta di soldi per poter organizzare manifestazioni culturali. (p.au.)

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