l’azienda dell’acqua

Aca, l’assemblea vara il bilancio ma Pescara non vota

PESCARA. Via libera al bilancio dell’Aca, l’azienda che gestisce le reti idriche nella provincia Pescara e in alcune zone di Chieti. L’assemblea dei soci, composta da 64 Comuni del territorio, ha...

PESCARA. Via libera al bilancio dell’Aca, l’azienda che gestisce le reti idriche nella provincia Pescara e in alcune zone di Chieti. L’assemblea dei soci, composta da 64 Comuni del territorio, ha approvato sia il documento contabile dell’anno scorso, sia quello di previsione di quest’anno. Ma il voto non è stato unanime.

Il consuntivo 2012 è passato con 16 voti favorevoli, 2 contrari (Farindola e Montebello) e 5 astenuti (Pescara, Collecorvino, Bisenti, Moscufo e Torrevecchia Teatina). I presenti erano in tutto 23, su 64. Simile l’andamento per il bilancio di previsione. Su 21 presenti, 17 hanno votato a favore, nessun contrario e 4 astenuti (Pescara, Farindola, Montebello e Torrevecchia Teatina).

«Mi sono astenuto», ha spiegato l’assessore Marcello Antonelli, presente all’assemblea dei soci in rappresentanza del Comune di Pescara, «perché vorrei capire meglio quali saranno gli investimenti dell’Aca sul territorio del capoluogo adriatico. Dal bilancio non emerge nulla».

È l’ennesima critica che l’amministrazione pescarese fa al management dell’Aca. Bisogna ricordare, in proposito, che Pescara ha impugnato la delibera di rinnovo del consiglio di amministrazione dell’Aca e la conferma di Ezio Di Cristoforo alla presidenza, ritenendo illegittima la procedura seguita lo scorso 3 agosto, durante l’assemblea dei soci. Il cda decaduto, secondo la giunta di Pescara, avrebbe dovuto essere rinnovato applicando le norme della spending review. Lo stesso concetto ribadito ieri da Antonelli, al termine dell’assemblea dei soci sul bilancio. «Si dovrebbe procedere all’azzeramento del cda», ha affermato, «e nominare un amministratore unico». Antonelli ha poi fatto notare la percentuale di assenze tra i Comuni ad ogni assemblea. «I due terzi dei soci non partecipano alle sedute», ha sottolineato. Il dissenso all’interno dell’assemblea è dimostrato anche dal fatto che non si riesce ad eleggere un componente del consiglio di amministrazione. Ieri, la nomina è saltata per la seconda volta, perché non sarebbero arrivati curricula di dipendenti comunali. Dovrebbero essere proprio questi ultimi, secondo le norme sulla spending review, a partecipare al bando. (a.ben.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA