Acqua, prosegue l’estate di disagi

Carenza idrica in tutto il territorio pescarese, i serbatoi resteranno chiusi fino al 19 agosto

PESCARA. Prosegue l’estate di disagi legati alla carenza idrica che ha colpito tutta la regione e in particolar modo la provincia di Pescara, ormai da maggio alle prese con problemi quotidiani fatti di pressione dell’acqua ridotta, di rubinetti a secco e di rotture in vari punti delle condutture. L’Aca, l’azienda comprensoriale acquedottistica, per far fronte all’emergenza ha programmato fino al prossimo 19 agosto una serie di chiusure notturne in diversi paesi della Val Pescara e chiusure sia notturne che diurne, nei paesi dell’area Vestina.

Nello specifico i comuni colpiti dal provvedimento sono: Cappelle sul Tavo, Civitella Casanova, Collecorvino, Loreto Aprutino, Montebello di Bertona, Penne, Pianella, Picciano, Spoltore e Villa Celiera. In queste località l’erogazione dell’acqua verrà sospesa tutti i giorni fino al 19 agosto dalle 13 alle 18 e dalle 21.30 alle 6. Questi comuni vanno ad aggiungersi a quelli della Val Pescara per i quali già da diversi giorni è prevista la chiusura notturna dei serbatoi: Tocco da Casauria, Torre de’ Passeri, Alanno, Cepagatti, Rosciano, Scafa, Manoppello, Cugnoli, Civitaquana, Catigano, Nocciano, Pietranico, Pescosansonesco e Brittoli. Anche in questi casi le chiusure programmate andranno avanti fino al 19 agosto.

Le cause, a detta della direzione dell’Aca, sono da imputare alla riduzione delle sorgenti, alle condizioni climatiche che stanno facendo registrare alte temperature e all’assenza di precipitazioni.

Invece secondo l’associazione Codici e diversi sindaci, come Luigi Albore Mascia, primo cittadino di Pescara, Attilio Di Mattia di Montesilvano e Gaetano Vallescura di Silvi, il problema principale è da attribuire allo stato fatiscente e alla vetustà di una rete idrica che disperde in media il 54 per cento dell’acqua trasportata, con punte che arrivano quasi all’ottanta per cento.

Per cercare di porre rimedio l’Aca ha prima collegato gli acquedotti Tirino e Giardino, ottenendo 120 litri al secondo in più e poi ha aperto i pozzi Vomano che garantiscono una portata superiore nei comuni di Montesilvano, Città Sant’Angelo e Silvi. Sono stati così messi in rete sessanta litri d’acqua potabile al secondo, cui si aggiungono i settantaotto in più forniti dall’acquedotto Ruzzo. Questa operazione avrebbe consentito il riequilibrio della situazione idrica a Montesilvano e Città Sant’Angelo.

Per quanto riguarda le rotture principali, da ricordare quella di tre settimane fa sulla conduttura di viale Pindaro, che ha lasciato i rubinetti a secco di quarantamila famiglie di Porta Nuova.

Questa situazione di emergenza getta anche ombre sulla gestione fatta dalla società, di cui è presidente Ezio Di Cristoforo, che è stato recentemente rieletto dall’assemblea composta dai sindaci dei Comuni aderenti. Rifondazione comunista parla di un carrozzone clientelare nel quale a farla da padrone sarebbero gli esponenti del Pd.

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