MONTESILVANO
Addio a Dante, storico pasticciere. Fu premiato da Ciampi
L’artigiano è morto all’età di 77 anni: inventò la torta tipica della città con la forma dei tre colli
MONTESILVANO. Sessant’anni trascorsi in laboratorio a dar vita a torte, pasticcini e prelibatezze di ogni genere, inventando anche il dolce tipico della città, ispirato ai suoi tre colli. Montesilvano dice addio a Dante Pierdomenico, uno dei pasticcieri più noti della città, scomparso a 77 anni a causa di una leucemia che lo aveva colpito da anni, senza tuttavia togliergli la passione per il suo lavoro. Un mestiere che lui, originario di Loreto Aprutino, aveva iniziato a svolgere all’età di 16 anni quando partì come apprendista nella pasticceria La Glacia, nell’allora Teatro Pomponi in piazza Primo Maggio a Pescara.
Dopo un periodo trascorso nel Bar Arlecchino di piazza Duca, frequentatissimo per le sue colazioni, Pierdomenico aveva aperto un laboratorio a Montesilvano, in via Cervino dove abitava, in cui creava dolci per rifornire bar e alberghi. Il passo successivo fu aprire un ristorante, dato però in gestione per tornare a dedicarsi alla sua passione per i dolci. Da lì, l’apertura della pasticceria che porta il suo nome nella Galleria Espansione 2, dove fino a un mese fa ha lavorato instancabilmente insieme alla moglie Antonietta e alla figlia Anna, e circondato dall’affetto dell’amatissima nipotina Alma.
Una dedizione all’arte della pasticceria che gli è valsa anche l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica, assegnatagli dall’allora presidente Carlo Azeglio Ciampi, su segnalazione dell’ex sindaco e amico Renzo Gallerati. «Sorriso per tutti e inarrestabile lavoratore che sapeva essere per tutti i suoi dipendenti e collaboratori un padre, un fratello, uno zio», evidenzia l’ex amministratore. «Non l’ho mai sentito pronunciare un no rispetto a iniziative sociali, culturali, sportive e didattiche per la sua gente». Gallerati ricorda poi che furono proprio loro due a pensare di dar vita a un dolce tipico di Montesilvano, il “Dolce dei tre colli”, partendo dai prodotti simbolici del territorio tra cui pinoli, marmellata d’uva e liquirizia.
«Era così umile che mi chiese di non essere proclamato vincitore della sua elaborazione proposta a una commissione tecnica e applaudì convintamente il suo collega pasticcere Giovanni Cerretani che fu premiato per la migliore proposta dell’inedito dolce». A dirsi «molto dispiaciuto» per la scomparsa del suo illustre concittadino è anche il sindaco Ottavio De Martinis: «Con Dante ci volevamo bene a vicenda. Era gentile, disponibile, garbato, un grande lavoratore e di lui ho bellissimi ricordi. A nome dell’amministrazione e di tutta la collettività, mi stringo al dolore della famiglia».
I funerali del pasticcere si svolgeranno domani alle 14.30, nella chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria in via Dalla Chiesa a Pescara, muovendo dalla camera ardente allestita nella Dimora del Silenzio in via D’Antona, aperta dalle 8.30.