PESCARA
Addio a Fabio, morto dopo il colpo in testa. L'autopsia conferma
In tanti ai funerali del 49enne deceduto in ospedale pochi minuti dopo il soccorso in casa. Le cause del decesso compatibili con quanto denunciato dalla famiglia
PESCARA. Omicidio, è l'accusa ipotizzata dalla Procura per cercare di far luce sulla morte di Fabio Spadini, il 49enne disoccupato di Pescara, deceduto pochi minuti dopo il suo arrivo in ospedale a seguito di un violento mal di testa accusato in casa. Secondo la denuncia presentata dai familiari, nei giorni precedenti Fabio aveva ricevuto un forte colpo alla testa durante una lite. E i risultati dell'autopsia fatta svolgere proprio dalla Procura vanno in questa direzione.
Questa mattina intanto si sono svolti i funerali nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe. E in tanti hanno voluto dare l'addio al ragazzo descritto da tutti tranquillo e stringersi intorno ai genitori Patrizia e Roberto e al fratello Marco.
Secondo quanto emerso, dall'autopsia la morte è da ricondurre a una emoraggia cerebrale in atto, le cui cause sono compatibili con un violento colpo alla testa. Si è trattato di un pugno, così come denunciato dalla famiglia, o di un oggetto contundente? E il colpo è stato volontario e così violento al punto da provocare la morte? Oppure, in ultima analisi, è stato un fatto accidentale, come ad esempio una caduta?
Queste sono le domande alle quali ora la Procura sta cercando risposte con le indagini affidate alla polizia giudiziaria. Fabio Spadini da lì a qualche giorno dopo si è sentito male, ha avuto un mal di testa fortissimo, al limite dello svenimento. E aveva confidato al fratello che quella tumefazione che aveva sul colpo era dovuto a un colpo ricevuto durante una lite presumibilmnte avvenuta in strada. Con chi aveva avuto la lite?
La polizia ha avviato le indagini. E' stato ascoltato il fratello di Fabio in sede di deposizione della denuncia, poi tocca agli amici.
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