CITTÀ SANT’ANGELO
Addio all’ex sindaco Giancarlo Di Camillo
Commozione ai funerali nella collegiata di San Michele Arcangelo. Uomo di punta della Dc locale, è stato anche consigliere e assessore regionale
CITTÀ SANT’ANGELO. Tre volte sindaco di Città Sant'Angelo, ex consigliere e assessore della Regione Abruzzo e per tanti anni uomo di punta della Dc locale. Questa mattina, nella collegiata di San Michele Arcangelo, si sono svolti i funerali di Giancarlo Di Camillo, scomparso ieri all'età di 86 anni nella sua abitazione in piazza Garibaldi, nel centro storico, dove per tanto tempo ha avuto anche il suo studio da geometra.
Da tanto tempo combatteva con dei problemi fisici che lentamente gli sono costati anche la vista, ma non la voglia di andare avanti, fino all'ultimo. Esponente della Democrazia cristiana, è stato eletto per la prima volta sindaco nel 1966, per poi vedere riconfermato il mandato fino al '75. Finita la prima parte dell'avventura politica cittadina ha poi puntato alla Regione, dove è stato eletto l'anno successivo, ricoprendo fino al 1980 il ruolo di assessore all'industria, al lavoro e all'emigrazione. Nei cinque anni successivi è rimasto consigliere regionale.
Nella seconda metà degli anni Ottanta ha vissuto la seconda parte dell'esperienza politica locale, diventando uno dei promotori degli accordi tra Dc e Pci che lo portarono prima a ricoprire il ruolo di vice sindaco sotto l'amministrazione Corneli e poi allo scambio di ruoli, che lo vide nuovamente al timone della città tra il 1988 e il 1989.
Nonostante un'intensa vita politica, con cui ha portato il nome della sua città fuori dai confini locali, fino a diventare assessore regionale, non ha mai abbandonato la professione di geometra, come ricorda l'ex sindaco e amico Sante Berardinucci: «Era una persona onesta, libera, capace di far sentire il suo pensiero e di andare oltre i compromessi. Anch'io sono geometra e ricordo con affetto l'inizio del mio percorso professionale, in cui feci praticantato proprio all'interno del suo studio. Ci siamo sempre tenuti in contatto, sentendoci settimanalmente. La malattia gli causava sofferenza, ma ogni volta aveva voglia di ricordare i tempi andati. Ci mancherà».
Parole analoghe sono quelle usate da Tonino Gentile, anche lui per anni primo cittadino di Città Sant'Angelo: «Lo ricordo soprattutto per la sua onestà. Di Camillo era una persona squisita, eccezionale. Lui democristiano, io socialista, ognuno aveva le sue idee, ma tra di noi ha vinto sempre la stima reciproca che andava oltre la politica. Ha costruito una famiglia bellissima che sono andato a trovare per portare il mio saluto».
Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati da più fronti nella giornata di ieri, dal sindaco Matteo Perazzetti a quelli dell'intera amministrazione. Di Camillo lascia la moglie Anna e i sei figli Antonella, Francesca, Giampiero, Valentina, Giovanna e Marina. (a.d.s.)
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