<b>Francavilla.</b> La famiglia, titolare della struttura dal 1981, costretta a mollare: non ci sono investitori<BR>

Addio Asterope, ultimo cinema

I Di Fabio chiudono la sala e ne chiedono il cambio di destinazione d'uso

 FRANCAVILLA. Il cinema teatro Asterope verso la chiusura. Il gestore dell'unica sala cinematografica di Francavilla al Mare, Benito Di Fabio, di 77 anni, gran parte dei quali trascorsi in sala di proiezione, ha deciso di gettare la spugna e mettere la parola fine all'attività che, insieme alla sua famiglia, ha sempre svolto con infinita passione e tenacia. Costretto dalle circostanze, da una situazione di crisi implacabile, Di Fabio ha chiesto al Comune il cambio di destinazione d'uso del locale, per venderlo più facilmente.  Dal 1981 (anno in cui ha aperto l'Asterope dopo aver gestito il cinema Imperiale e l'Arena Adriatica), facendo fronte a mille difficoltà, non solo Di Fabio è riuscito a mantenere in vita l'unico cinema della città, ma ne ha fatto una struttura culturale di qualità, frequentata da cinefili del Pescarese e del Chietino per le sue rassegne di cinema d'autore. Più volte la sala ha rischiato la chiusura, fino a quando, circa 9 anni fa, i Di Fabio decisero di fare uno sforzo per acquistare l'immobile finito in mano alle banche dopo il crac Luciani. Ora, però, la mancanza di imprenditori interessati a investire sull'Asterope ha costretto i gestori a puntare sul cambio di destinazione a commerciale, per rendere i locali più appetibili. «La vita riserva delle incognite e la decisione di smettere l'attività non è più rinviabile da parte della nostra famiglia. Siamo davanti a una grave situazione che ci impedisce di proseguire con quest'attività, per noi una passione», spiega Di Fabio in una lettera ai consiglieri comunali. «Dobbiamo assicurare una certezza ai nostri familiari e onorare il debito con la banca». «Il Comune non ha i mezzi per acquistare l'Asterope, senza contare che non sarebbe facile motivarlo perché è di proprietà privata», precisa il sindaco Nicolino Di Quinzio, che nei giorni scorsi, con l'assessore Carlo Tatasciore, ha consegnato una targa ricordo ai coniugi Di Fabio, riconoscimento per il loro impegno a favore della promozione culturale di Francavilla. «Per scongiurare la chiusura del cinema ho chiesto alla Carichieti di intervenire per rilevarlo, mantenendone la destinazione d'uso. Il presidente Di Nisio mi ha risposto che non era possibile. Per salvare il cinema farò un ultimo tentativo con la Caripe, anche se mi risulta che le fondazioni non possono fare investimenti fuori provincia. Sono disposto a fare da mediatore se c'è qualcuno che vuole rilevare l'immobile. Ma non si può pretendere di più dalla famiglia Di Fabio, che giuridicamente ha tutto il diritto di richiedere il cambio di destinazione: in passato, l'immobile ha ospitato il bar discoteca Maracanà». La richiesta dei gestori verrà discussa al prossimo consiglio comunale.

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