Addio Brunetti, tastierista dei Camaleonti 

Pescarese, 69 anni, è morto in casa per un malore. L’allarme dato dall’amico Di Rocco, percussionista dello storico gruppo

PESCARA. È morto per un malore improvviso nella sua casa di Pescara a 69 anni Massimo Brunetti, storico tastierista dei Camaleonti e figura di riferimento dei gruppi musicali cittadini. Una scomparsa che riporta nella mente di tanti il ricordo di una Pescara piena di passioni e talenti, quella che a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta ha visto nascere, tra gli altri, anche il gruppo pop dei Surprise con Brunetti alle tastiere, Massimo Di Rocco alle percussioni, (poi approdato anche lui nei Camaleonti), Alessandro Cavallucci alla chitarra, il bassista Giuliano De Leonardis e la cantante Augusta Mazzoni. Due giorni fa è stato proprio il collega e amico fraterno Di Rocco a dare l’allarme: «L’ho chiamato al telefono per tutto il pomeriggio di venerdì, non mi ha risposto, stessa cosa sabato mattina. Allora ho chiesto a un nostro amico comune di andare a controllare, visto che io sto a Pineto. E c’è stata la terribile scoperta». Di Rocco, oggi insegnante al conservatorio di Pescara e che nella sua lunga carriera ha partecipato a oltre 25 tour, dall’Equipe 84 a Jimmy Fontana, ha suonato con Brunetti l’ultima volta lo scorso 7 luglio. «Ci conosciamo da tutta la vita», dice affranto, «da 55 anni i nostri percorsi sono stati paralleli, nella musica ma soprattutto nella vita, basti pensare che lui è il compare di uno dei miei figli. Gli inizi da ragazzini, io 14 anni e lui 17, a suonare nello studio che mi aveva allestito mio padre a casa, poi in giro per le feste di paese e poi i Surprise, con cui, dopo tanti premi, stavamo per andare a Sanremo se il produttore di allora non avesse preferito i Collage. Massimo come me era appassionato di musica, abbiamo fatto il Conservatorio entrambi, dopo i Surprise le nostre strade si sono divise, lui aprì una scuola di musica fino a quando nel 1992 fu chiamato dai Camaleonti. Quando poi nel 2004 venne a mancare il batterista dei Camaleonti, Paolo De Ceglie, fu proprio lui a dirmi “preparati, abbiamo bisogno di un batterista”, e ci ritrovammo di nuovo». Un’amicizia fraterna, quella tra Brunetti e Di Rocco che li ha visti condividere anche il lutto che due anni fa colpì ancora i Camaleonti e sempre a Pescara. «Avevamo suonato a Villa De Riseis, poi la sera Tonino Cripezzi andò a dormire all’hotel Dragonara, il giorno dopo non rispondeva e la moglie diede l’allarme, si scoprì che aveva avuto un malore nella notte». Adesso è toccato a Brunetti, anche lui un malore e a dare l’allarme, proprio l’amico e collega Di Rocco. «L’avevo coinvolto in un progetto, gli stavo mandando i brani da preparare, e invece».
Una notizia annunciata ieri mattina sui social anche da Livio Macchia, bassista dei Camaleonti: «Ciao Max. Anche tu hai voluto chiudere la porta al Mondo… Sei andato a trovare Tonino e Paolo per riformare il gruppo? Ci mancherai». Un tam tam che sui social si è rincorso per tutto il giorno: «Un vero amico dei giorni più lieti», scrive Germano D’Aurelio, ’Nduccio, «l'ho conosciuto a 15 anni e già era un meraviglioso musicista che animava la Messa la domenica nella parrocchia degli Angeli Custodi. Poi con Nino Ranalli insieme al mitico Massimo Di Rocco, poi con i Surprise per approdare con i Camaleonti. Te ne sei andato troppo presto Fratello’». E proprio nella chiesa di via Lago di Posta che l’ha visto muovere i primi passi nella musica, si svolgerà oggi il funerale, ore 17.