Affittano casa alle escort, due giovani pescaresi nei guai

PESCARA. Pensando di sfruttare il loro appartamento per fare soldi, lo hanno affittato a due prostitute seguendo una strategia piuttosto bizzarra e alla fine sono stati denunciati per il reato di favoreggiamento della prostituzione. Sono un 23enne e un 25enne di Pescara, fermati in stazione dagli uomini della Polfer durante una discussione animata tra la coppia e due escort romene. Dopo averli ascoltati, i poliziotti, diretti da Davide Zaccone, hanno approfondito i fatti e ricostruito un po’ alla volta la vicenda e una volta arrivati a conclusione delle indagini hanno segnalato i due all'autorità giudiziaria.

I pescaresi, sostiene la Polfer, hanno preso in affitto un alloggio vicino alla stazione a 700 euro al mese e hanno pensato di affittarlo alle due prostitute, arrivate qui in treno da Taranto, dopo averle agganciate telefonicamente. Le hanno rintracciate attraverso alcuni siti internet dedicati alle escort e per capire se fossero interessate a spostarsi in Abruzzo, i ventenni hanno mandato loro degli sms con questo contenuto: «Ciao affitto casa lavoro a Pescara zona centro. Chiamare se interessati. Marco». Le due si sono mostrate disponibili a spostare qui l'attività e hanno preso in affitto l'appartamento, versando la quota richiesta per una settimana, a patto che avrebbero potuto cambiare idea e che comunque avrebbero mantenuto la massima riservatezza con i vicini.

Dopo appena due giorni, le romene ci hanno ripensato e hanno chiesto indietro i soldi ma i pescaresi non hanno accettato per cui le escort hanno prelevato degli elettrodomestici da casa e sono andate via. Gli aspiranti sfruttatori le hanno incontrate in stazione e tra i quattro è nata una discussione, interrotta dalla Polfer, che poi si è occupata delle indagini. A poco sono serviti gli stratagemmi dei due, come i telefonini intestati a venezuelani non più in Italia e i nomi falsi. (f.bu.)

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