«Agricoltura, le banche strigliano la Regione» 

Paolucci (Pd): gli istituti non sono messi in condizione di ristorare le numerose aziende danneggiate

PESCARA. Sull’agricoltura è ancora scontro. Il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci è molto critico con la Giunta Marsilio. «Dopo la beffa dei contributi e dei sostegni alle attività agricole, dichiara, «danneggiate dal maltempo e dalla peronospora, chiesti un anno fa, ora la beffa di provvedimenti inattuabili. Infatti, la Regione non ha messo in condizione le banche di concedere supporto agli imprenditori del settore, a fronte dei benefìci annunciati loro a pochi giorni dal voto e a seguito dello stato di calamità riconosciuto all’Abruzzo».
Il capogruppo del Pd spiega che «la lacuna dei provvedimenti nazionali e regionali prodotti e non ancora attuati, è messa nero su bianco in una missiva indirizzata dal responsabile dell’Associazione bancaria italiana all’esecutivo regionale, in cui manifesta la piena intenzione di sostenere le imprese in difficoltà, ma attesta l’impossibilità di farlo a causa di una serie di lacune documentali».
«Questa è l’ennesima riprova», aggiunge, «che Marsilio non governa, fa solo propaganda, mentre gli abruzzesi aspettano di vedere risolto almeno uno dei tanti problemi che affliggono la regione. Inattuabili le misure previste dal Decreto Lollobrigida del 24 gennaio scorso che annunciava, tra le altre, misure agevolative che coinvolgevano le banche. Si tratta di prestiti ad ammortamento quinquennale con un contributo in conto interessi; la proroga per una sola volta e per più di 24 mesi delle scadenze delle rate delle operazioni di credito agrario».
Le due misure, annuncia l’Abi, per essere applicate richiedono il riconoscimento all’impresa delle provvidenze pubbliche e delle agevolazioni sui finanziamenti, passaggi tecnici che nel testo legislativo non ci sono. E non solo nel decreto citato, ma nemmeno l’altro testo di riferimento in capo al Governo Meloni.
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