Aiuti alle famiglie: «Il bando-Noemi scade a fine mese»

GUARDIAGRELE. Le famiglie abruzzesi con un minore affetto da malattie rare e in condizioni di grave disabilità hanno tempo fino alla mezzanotte del 30 novembre per richiedere il contributo per...

GUARDIAGRELE. Le famiglie abruzzesi con un minore affetto da malattie rare e in condizioni di grave disabilità hanno tempo fino alla mezzanotte del 30 novembre per richiedere il contributo per Caregiver famigliare.
Grazie alla battaglia di Andrea Sciarretta, papà di Noemi, la bambina di Guardiagrele affetta da atrofia muscolare spinale (Sma) diventata simbolo della lotta per i diritti dei più deboli in Abruzzo, la disponibilità finanziaria quest’anno sfiora il milione di euro. «Una somma significativa - dice Andrea - che risponde alle esigenze di un numero maggiore rispetto al passato e che quest’anno aiuterà quasi cento famiglie». L’avviso è stato pubblicato sul sito internet della regione Abruzzo lo scorso 11 novembre e offre un contributo di 10mila euro che valorizza il lavoro di cura del genitore-caregiver.
«Poter contare annualmente sullo stanziamento di risorse adeguate – prosegue Sciarretta che è anche presidente l'associazione Progetto Noemi - assume per il nucleo familiare un’importanza rilevante, perché il bando riconosce e valorizza il lavoro di cura svolto quotidianamente, in modo totalmente alienante e in più riesce a sostenere la famiglia affinché, l’enorme carico assistenziale, non diventi anche la prima causa di povertà».
L’importo verrà erogato in due soluzioni: il 70% versato al termine delle procedure di ammissione e il restante 30% dopo la presentazione di una relazione semestrale da parte del Servizio sociale competente. Il contributo si può cumulare con altri benefici e servizi, ad eccezione dell’Assegno per disabilità gravissima, erogato con le risorse del Fondo nazionale non autosufficienza.
Le famiglie hanno ancora 6 giorni di tempo per presentare le istanze tramite lo sportello telematico della regione Abruzzo, accessibile all’indirizzo sportello.regione.abruzzo.it «E’ importante fare domanda di accesso al contributo, perché aiuta ad individuare precisamente la reale platea dei beneficiari». Conclude il papà di Noemi. (c.d.s)