il bando per gli inquilini

Aiuti per pagare gli affitti: richieste aumentate del 25%

PESCARA. Sono 488 le famiglie che hanno presentato domanda quest’anno per accedere ai contributi per il pagamento degli affitti. È da record, perché in passato un numero così alto non era stato mai...

PESCARA. Sono 488 le famiglie che hanno presentato domanda quest’anno per accedere ai contributi per il pagamento degli affitti. È da record, perché in passato un numero così alto non era stato mai raggiunto. Nel 2014, le richieste erano state 396, di cui 119 escluse e 277 ammesse. L’aumento ora è quasi del 25 per cento. È, molto probabilmente, l’effetto della crisi economica che incide sulle tasche dei cittadini. Aumentano, quindi, le famiglie medie in difficoltà anche a pagare gli affitti.

I dati sono stati resi noti a pochi giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle domande. Il bando del Comune era stato aperto il 27 aprile scorso e si è chiuso il 26 maggio. Ora, si procederà alla selezione delle richieste per verificare chi abbia effettivamente diritto al contributo.

Dopodiché, entro fine settembre, gli uffici comunali dovranno inserire le pratiche nella procedura informatica della Regione, che provvederà a ripartire il fondo nazionale concesso per i Comuni dell’Abruzzo e, successivamente all’erogazione della somma spettante al Comune di Pescara, verranno emanati i mandati di pagamento per i cittadini ammessi al contributo.

Si ricorda che per avere diritto al contributo per gli affitti pagati nel 2014 si doveva avere un reddito annuo convenzionale non superiore a 1.853,63 euro, da cui si dovevano detrarre 516,46 euro per ogni figlio minore e per ogni componente, oltre i primi due, esclusi i minori, fino a un massimo di sei.

«Il notevole aumento delle richieste di contributi», ha osservato l’assessore alle politiche della casa Adelchi Sulpizio, «dimostrano, purtroppo, il crescente impoverimento delle classi sociali medie, le quali da un lato hanno scarsa possibilità di accedere all’edilizia residenziale pubblica in base al reddito del proprio nucleo familiare. Dall’altro, hanno notevoli difficoltà nel pagamento dei fitti subendo ugualmente un disagio economico e abitativo». «In tal senso», ha concluso, «è necessario sviluppare anche progetti volti alla realizzazione di edilizia residenziale pubblica a canone concordato per soddisfare le esigenze delle classi medie impoverite dalla crisi».(a.ben.)

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