IL LAVORO DEI GIUDICI CONTABILI
Aperte quasi mille inchieste Sono più di due ogni giorno
Il procuratore regionale, Maurizio Stanco, ha fornito i dati dell’attività del suo ufficio che chiariscono il volume di lavoro investigativo che non è affatto di poco conto
L’AQUILA. Il procuratore regionale, Maurizio Stanco, ha fornito i dati dell’attività del suo ufficio che chiariscono il volume di lavoro investigativo che non è affatto di poco conto.
Le istruttorie aperte sono 961, ovvero in media si aprono due fascicoli al giorno all’anno a fronte di una pendenza di 2767 procedimenti ma più di mille sono state archiviate. Le vertenze aperte, nel complesso, sono 2599. Il lavoro è aumentato di parecchio negli ultimi anni visto che nel 2010 erano 1615.
Non c’è dubbio che sono le amministrazioni pubbliche al centro delle indagini avviate. Infatti le amministrazioni comunali, provinciali e regionale sono la causa di ben 419 procedimenti ma anche le amministrazioni statali sono nel mirino per 309 casi. Qualche procedimento, per l’esattezza 39, è stato avviato in seguito a notizie di reato apparse sulla stampa. L’attività investigativa, inoltre, ha prodotto un considerevole numero di condanne per una somma complessiva davvero alta visto che supera i 15 milioni.
«Diverse», si legge nella relazione di Stanco, «sono state le azioni promosse per il danno di immagine causato, oltre che dal clamore di illeciti acclarati in sentenze penali definitive, anche da episodi di assenteismo di pubblici dipendenti che suscitano un sentimento di forte riprovazione nella pubblica opinione. Fenomeno che, purtroppo, appare persistere anche se sono ampiamente pubblicizzate le molteplici iniziative di contrasto e l’attenzione dedicata dagli organi inquirenti».
Segnalati, infine, «deficitari controlli negli enti che hanno permesso appropriazioni indebite di beni da dipendenti infedeli». (g.g.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Le istruttorie aperte sono 961, ovvero in media si aprono due fascicoli al giorno all’anno a fronte di una pendenza di 2767 procedimenti ma più di mille sono state archiviate. Le vertenze aperte, nel complesso, sono 2599. Il lavoro è aumentato di parecchio negli ultimi anni visto che nel 2010 erano 1615.
Non c’è dubbio che sono le amministrazioni pubbliche al centro delle indagini avviate. Infatti le amministrazioni comunali, provinciali e regionale sono la causa di ben 419 procedimenti ma anche le amministrazioni statali sono nel mirino per 309 casi. Qualche procedimento, per l’esattezza 39, è stato avviato in seguito a notizie di reato apparse sulla stampa. L’attività investigativa, inoltre, ha prodotto un considerevole numero di condanne per una somma complessiva davvero alta visto che supera i 15 milioni.
«Diverse», si legge nella relazione di Stanco, «sono state le azioni promosse per il danno di immagine causato, oltre che dal clamore di illeciti acclarati in sentenze penali definitive, anche da episodi di assenteismo di pubblici dipendenti che suscitano un sentimento di forte riprovazione nella pubblica opinione. Fenomeno che, purtroppo, appare persistere anche se sono ampiamente pubblicizzate le molteplici iniziative di contrasto e l’attenzione dedicata dagli organi inquirenti».
Segnalati, infine, «deficitari controlli negli enti che hanno permesso appropriazioni indebite di beni da dipendenti infedeli». (g.g.)
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