Appello al prefetto: «Qui ormai è un inferno»
Le reazioni per il nuovo delitto e a sei giorni dall’assalto al portavalori sull’A14 Accuse al sindaco: «Niente videosorveglianza e nessun vigilante volontario»
VASTO. «Era proprio necessario arrivare a questo? Non sarebbe stato meglio evitare che il Vastese si trasformasse in un inferno per i suoi abitanti?». La domanda rivolta al prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis, viene formulata dal consigliere regionale Idv Paolo Palomba. Il politico è stato informato dell’ultimo omicidio avvenuto a Vasto ieri mattina poco prima di mezzogiorno.
«Sono attonito, sbigottito e spaventato», ha commentato Palomba. «In tre mesi abbiamo assistito a tre omicidi e a un assalto con armi da guerra a un furgone portavalori sull’autostrada 14 per la rapina da 600 mila euro. Solo per miracolo in quella circostanza non c’è scappato il morto. Eppure c’è chi ancora continua a sostenere che il Vastese è tranquillo», commenta Palomba. «Sulla Trignina gli agricoltori hanno deciso di andare a dormire armati. Ovunque stanno sorgendo comitati civili di difesa. La risposta delle forze dell’ordine al crescendo di criminalità è stata la sospensione delle notizie alla stampa. Come se bastasse questo a ridare serenità alla popolazione. Signor prefetto torno a pregarla: il Vastese sta male. Faccia qualcosa prima che la situazione non sia più controllabile», invoca l’esponente dell’Italia dei valori.
Puntano il dito contro l’amministrazione comunale e in particolare il sindaco, Luciano Lapenna, i rappresentanti dell'opposizione. Nicola Del Prete ha chiesto le dimissioni immediate del sindaco e della giunta. «Devono lasciare l’incarico perché non hanno voluto difendere i vastesi. La politica del no ha distrutto la città. No alla videosorveglianza, no ai vigilanti volontari, no al censimento della popolazione, no alla richiesta di potenziamento delle forze dell’ordine. Ecco il risultato. Siamo ostaggio dei vandali e dei criminali», ha protestato Nicola Del Prete.
Marco Di Michele Marisi, dei Giovani in movimento, invita invece il sindaco a chiedere scusa ai cittadini. «Un omicidio il giorno dopo il consiglio comunale nel quale la maggioranza di centrosinistra ha ribadito che a Vasto il problema sicurezza non esiste, conferma la non volontà a risolvere i problemi. Sindaco Lapenna i cittadini si domandano: possibile che per lei a Vasto vada ancora tutto bene? Chi continua a negare l’evidenza dei fatti senza affrontarla finisce per favorirla. Sindaco si metta subito al lavoro per un adeguato piano di sicurezza», è l’invito del rappresentante dei Giovani in Movimento.
Altrettanto infuriati tutti i rappresentanti politici che martedì avevano presentato in consiglio comunale un piano per la sicurezza.
Sconcertato il presidente dell’Assostampa vastese, Giuseppe Catania, che una settimana fa aveva scritto al sindaco un’accorata lettera chiedendo di proteggere meglio la città. E lo stesso aveva fatto prima di lui il parroco di Santa Maria Maggiore, il quartiere preso di mira ogni notte dai teppisti. Incredulità e sgomento anche da parte di Angelo Allegrino, presidente provinciale di Confcommercio, e anche lui una delle persone che da due anni invoca l’adeguamento delle forze dell’ordine in città. (p.c.)
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