Arbore il cittadino onorario: per me è come tornare ragazzo
Conferito il riconoscimento durante il Consiglio comunale, l'artista: «Abruzzo e Molise terre accoglienti e a cui sono affezionato»
FRANCAVILLA. Conferita questa mattina, nel corso di un Consiglio Comunale gremitissimo, la cittadinanza onoraria a Renzo Arbore che proprio nella cittadina rivierasca con la sua famiglia aveva passato, in estate gli anni della giovinezza, nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. «Sono molto emozionato oggi e ringrazio il sindaco Antonio Luciani che ha voluto conferirmi la cittadinanza onoraria. È un bel riconoscimento e lo ringrazio anche a nome dei miei genitori che sarebbero stati felici di questo. Per me è come tornare ragazzo. Per me tornare a Francavilla al Mare, è sempre un'emozione, anche se in verità ero tornato altre volte di nascosto per venite a veder i luoghi dove avevo passato la mia infanzia. Negli anni della gioventù io ho frequentato con la mia famiglia Francavilla, ma anche Lanciano e Chieti dove sono stato prima. Questi sono stati i luoghi che ho vissuto negli anni bellissimi e allo stesso tempo terribili della Guerra dove siamo stati anche bombardati. Eravamo una famiglia di 35 persone che si spostava fra queste tre città. Ricordo che a Chieti fummo ospitati al Circolo degli Amici. L'Abruzzo era ed è una terra molto accogliente così come il Molise. Lasciatemi spendere due parole anche per quest'altra Regione a cui sono affezionato, così come a tutti gli abruzzesi e molisani. Una volta l'ho scritto in un libro di Vittorio Sindoni delle bellezze di questa terra». Il sindaco di Francavilla al Mare Antonio Luciani: «Questa è una grande giornata per Francavilla con la presenza del maestro Renzo Arbore che ci onoriamo di avere oggi come ospite e come cittadino onorario e che questa sera potremo ascoltare in occasione del BluBar. Voglio ringraziare quanti hanno lavorato a questa manifestazione che ha come ospite anche Renzo Arbore che da giovane con la sua famiglia frequentava d'estate Francavilla al Mare nel periodo del Secondo Conflitto Mondiale, spostandosi dalla sua città natale Foggia».