Ardizzi minaccia di incatenarsi «No a corso Vittorio pedonale»

Va in fumo il tentativo di accordo tra il Comune e le associazioni di categoria dei negozianti Confcommercio, Confesercenti e Udc chiedono a Mascia di fermare subito i lavori

PESCARA. Non poteva finire peggio la riunione, tenuta strettamente riservata, tra Comune e associazioni dei negozianti sul progetto di corso Vittorio. Il presidente della Confcommercio Ezio Ardizzi è arrivato addirittura a minacciare di incatenarsi sul terrazzo della torre civica, se l’intervento di pedonalizzazione non verrà fermato.

I commercianti si sono infuriati nei confronti dell’amministrazione comunale, che non sembra dare ascolto agli esercenti. Gli stessi esercenti che alcune settimane fa hanno bocciato a larghissima maggioranza il progetto di pedonalizzazione di corso Vittorio portato avanti dalla giunta Mascia. La situazione si fa sempre più esplosiva e ieri anche l’Udc è tornato a chiedere uno stop ai lavori, che dovrebbero partire i primi giorni di ottobre, con una lettera indirizzata al sindaco Albore Mascia.

Ma l’amministrazione comunale ha deciso di andare avanti, nonostante le aspre critiche giunte dai commercianti, dall’opposizione e dalla sua stessa maggioranza. Lo ha detto chiaramente, ieri mattina, l’assessore alla riqualificazione urbana Berardino Fiorilli durante l’incontro con il presidente della Confcommercio Ezio Ardizzi e il direttore della Confesercenti Gianni Taucci. È stata una riunione ad alta tensione, in cui Fiorilli ha annunciato che i lavori partiranno entro il mese di ottobre e ha quindi rivelato il cronoprogramma dell’intervento. Si dovrebbe partire subito con la realizzazione della nuova strada nelle aree di risulta, dove in futuro verrà deviato il traffico privato di corso Vittorio. Poi, scatterà la pedonalizzazione del corso contemporaneamente all’avvio dei lavori sul marciapiedi lato mare. In quel momento dovrebbe partire la sperimentazione della chiusura al traffico di corso Vittorio. Sperimentazione che dovrebbe durare 2-3 mesi, giusto il tempo di far abituare gli automobilisti al nuovo percorso sulle aree di risulta. Dopo i saldi di gennaio, corso Vittorio dovrebbe trasformarsi in una Zona a traffico limitato (Ztl). Questo è almeno ciò che hanno raccontato le associazioni dei commercianti al termine dell’incontro.

Il giudizio di Confesercenti e Confcommercio è rimasto comunque negativo. «Continuiamo ad essere perplessi sul progetto di pedonalizzazione», ha detto Taucci, «chiediamo di fermare i lavori per poter procedere alla sperimentazione di chiusura al traffico dell’arteria stradale. Ma l’amministrazione comunale sostiene che sia inutile questo passaggio, in quanto sarebbero stati commissionati degli studi sui flussi di traffico che dimostrano la fattibilità di questa iniziativa».

Più duro il commento di Ardizzi, che non ha nascosto di essersi arrabbiato durante la riunione con Fiorilli. «L’incontro è andato male», ha ammesso il presidente della Confcommercio, «noi abbiamo ribadito di essere favorevoli a un abbellimento di corso Vittorio, ma non alla pedonalizzazione. Sono pronto ad incatenarmi alla torre civica del Comune, se l’amministrazione proseguirà con questo intervento. Domani (oggi, ndr) invieremo al sindaco un comunicato congiunto con la Confesercenti per invitarlo a fermare i lavori per non danneggiare i commercianti».

Anche l’Udc ieri ha lanciato un avvertimento (l’ennesimo) a Mascia. «Già nei mesi scorsi l’Udc aveva espresso la netta contrarietà alla pedonalizzazione di corso Vittorio con diverse motivazioni», ha scritto il capogruppo Vincenzo Dogali, «e aveva chiesto che prima dell’inizio dei lavori si procedesse ad una simulazione/periodo di prova della riorganizzazione del traffico veicolare, pedonale e dei mezzi pubblici della zona interessata, per testare eventuali criticità che si potessero riscontrare. Inoltre, chiedeva che la simulazione fosse monitorata da un gruppo di lavoro comunale costituito dalla polizia municipale e dai tecnici del settore Mobilità, Lavori e Urbanistica». «Tali sensate richieste non hanno trovato il minimo ascolto da parte del sindaco», ha concluso Dogali, «per questo il gruppo consiliare Udc torna a chiedere, con forza, uno stop ai lavori».

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