via del santuario

Asfalto al posto delle aiuole I vigili aprono un’indagine

PESCARA. Sul caso delle aiuole asfaltate in via del Santuario sarà aperta un’indagine dalla polizia municipale «per accertare», come annuncia l’assessore al Commercio Gianni Santilli, «chi, quando...

PESCARA. Sul caso delle aiuole asfaltate in via del Santuario sarà aperta un’indagine dalla polizia municipale «per accertare», come annuncia l’assessore al Commercio Gianni Santilli, «chi, quando e perché le ha asfaltate». Dopo le accuse del consigliere Pd Antonio Blasioli, che nei giorni scorsi ha denunciato lo scempio accusandone l’amministrazione, Santilli ribadisce: «L’intervento non è mai stato autorizzato, né commissionato, né tantomeno realizzato dal personale o dagli uffici del Comune. Fatte le ultime verifiche, ho dato mandato ai nostri agenti di eseguire le opportune indagini per accertare cosa sia accaduto lungo la strada e chi ha pensato di poter cementificare i nostri spazi verdi, dopo la rimozione dei pini o addirittura mentre i pini sono ancora radicati nell’aiuola».

Perché, assicura Santilli, «dopo aver riletto tutte le carte non è emerso un solo atto in cui si facesse riferimento alla rimozione dei pini in via del Santuario, né tantomeno in cui si autorizzasse addirittura l’asfalto delle aiuole. Com’è noto, anche nelle situazioni in cui la gestione delle aiuole è risultata più complicata, tutt’al più abbiamo fatto ricorso a delle lastre di ghisa che comunque lasciano modo alla pianta di respirare e all’erba di crescere, esattamente come accade in viale Kennedy, via Cavour o via Piave».

Ma adesso, quel che interessa all’assessore, come lui stesso dice, è «l’operazione trasparenza: bisogna individuare chi, quando e come ha asfaltato le aiuole, episodio che, come hanno certificato i nostri agronomi, non sarebbe neanche ricollegabile all’emergenza neve del febbraio 2012 come ha invece erroneamente sostenuto il consigliere Blasioli. Intendiamo andare fino in fondo, portando avanti una vera inchiesta, a una vicenda che ha dell’incredibile».

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