Asl, Saia: interrogazione a Chiodi sui premi
Aumenti di stipendio e delibere negate, Mascia e Berghella si schierano con D'Amario
PESCARA. «Farò richiesta anch'io per avere quegli atti. E presenterò un'interrogazione al presidente Chiodi». È Antonio Saia, consigliere regionale dei Comunisti italiani e medico, a unirsi al coro di chi vuole chiarezza sull'affaire dei premi che il direttore generale della Asl Claudio D'Amario, i direttori sanitario e amministrativo e i revisori dei conti avrebbero ricevuto e delle relative delibere negate al Centro.
Intanto il consigliere regionale Idv Carlo Costantini denuncia anche all'Aquila problemi di accesso alle delibere della Asl. E dal Comune di Pescara, per bocca del sindaco Luigi Albore Mascia e del presidente della commissione Sanità Vincenzo Berghella arriva una levata di scudi a difesa di D'Amario.
INTERROGAZIONE DI SAIA. «Ho appreso dal vostro giornale dei premi attribuiti a D'Amario, ai direttori generali e sanitario e ai revisori dei conti», dice Saia, «non ne sapevo nulla. Certo non mi sembra il momento opportuno per fare una cosa del genere, visto che nella sanità si sta tagliando a destra e a manca. Già quattro mesi fa avevo presentato un'interrogazione a Chiodi che aveva dato un aumento del 20% ai direttori generali. E temo che la cifra di cui si parla per D'Amario possa essere aggiuntiva rispetto a quell'aumento. In ogni caso», dice Saia, «c'è un obbligo di trasparenza e davanti a una richiesta è un dovere mettere a disposizione gli atti. Li chiederò anch'io, poi presenterò un'interrogazione».
MASCIA CON D'AMARIO. Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, intanto, si chiama fuori dalla vicenda e ribadisce la sua stima al manager della Asl. «Il comitato ristretto dei sindaci della Asl non si occupa di garantire la trasparenza degli atti amministrativi. «D'Amario è un manager capace», spiega Mascia, «e sono sicuro che se ci sono aspetti da migliorare lo farà. Ho grande stima per D'Amario: il suo lavoro è rendere efficiente la sanità e lo fa con impegno. La trasparenza? Se ci sono aspetti da migliorare sono certo che lo farà. Scrivere articoli di giornale è semplice, è più difficile governare e avere sulle spalle la responsabilità dei cittadini».
Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente della commissione Sanità del Comune Vincenzo Berghella, che sostiene che la questione premi e delibere negate non sia poi così importante. «Non mi interessa mettermi in contrasto con persone con cui lavoro e lavorerò», dice Berghella, «Non si pesano le persone così ma con quello che fanno. Ci sono anni luce di distanza tra le cose importanti e cose come queste».
DELIBERE A RILENTO. «Aspetto che il presidente di commissione di Vigilanza convochi D'Amario in audizione», dice il consigliere regionale Idv Carlo Costantini, «ma rilevo che il problema della trasparenza non è solo pescarese. Ho chiesto alla Asl dell'Aquila l'accesso alle determine sul'affidamento ai privati della gestione delle liste d'attesa per gli esami diagnostici dieci giorni fa. La Asl mi ha comunicato chi è il responsabile del procedimento come fossi un cittadino qualsiasi, ma lo statuto regionale concede accesso pieno e libero agli atti non solo della Regione ma anche degli enti strumentali».
Intanto il consigliere regionale Idv Carlo Costantini denuncia anche all'Aquila problemi di accesso alle delibere della Asl. E dal Comune di Pescara, per bocca del sindaco Luigi Albore Mascia e del presidente della commissione Sanità Vincenzo Berghella arriva una levata di scudi a difesa di D'Amario.
INTERROGAZIONE DI SAIA. «Ho appreso dal vostro giornale dei premi attribuiti a D'Amario, ai direttori generali e sanitario e ai revisori dei conti», dice Saia, «non ne sapevo nulla. Certo non mi sembra il momento opportuno per fare una cosa del genere, visto che nella sanità si sta tagliando a destra e a manca. Già quattro mesi fa avevo presentato un'interrogazione a Chiodi che aveva dato un aumento del 20% ai direttori generali. E temo che la cifra di cui si parla per D'Amario possa essere aggiuntiva rispetto a quell'aumento. In ogni caso», dice Saia, «c'è un obbligo di trasparenza e davanti a una richiesta è un dovere mettere a disposizione gli atti. Li chiederò anch'io, poi presenterò un'interrogazione».
MASCIA CON D'AMARIO. Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, intanto, si chiama fuori dalla vicenda e ribadisce la sua stima al manager della Asl. «Il comitato ristretto dei sindaci della Asl non si occupa di garantire la trasparenza degli atti amministrativi. «D'Amario è un manager capace», spiega Mascia, «e sono sicuro che se ci sono aspetti da migliorare lo farà. Ho grande stima per D'Amario: il suo lavoro è rendere efficiente la sanità e lo fa con impegno. La trasparenza? Se ci sono aspetti da migliorare sono certo che lo farà. Scrivere articoli di giornale è semplice, è più difficile governare e avere sulle spalle la responsabilità dei cittadini».
Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente della commissione Sanità del Comune Vincenzo Berghella, che sostiene che la questione premi e delibere negate non sia poi così importante. «Non mi interessa mettermi in contrasto con persone con cui lavoro e lavorerò», dice Berghella, «Non si pesano le persone così ma con quello che fanno. Ci sono anni luce di distanza tra le cose importanti e cose come queste».
DELIBERE A RILENTO. «Aspetto che il presidente di commissione di Vigilanza convochi D'Amario in audizione», dice il consigliere regionale Idv Carlo Costantini, «ma rilevo che il problema della trasparenza non è solo pescarese. Ho chiesto alla Asl dell'Aquila l'accesso alle determine sul'affidamento ai privati della gestione delle liste d'attesa per gli esami diagnostici dieci giorni fa. La Asl mi ha comunicato chi è il responsabile del procedimento come fossi un cittadino qualsiasi, ma lo statuto regionale concede accesso pieno e libero agli atti non solo della Regione ma anche degli enti strumentali».
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