«Assessore donna entro ottobre»
Il sindaco stringe un patto con la consigliera Marinelli: quote rosa anche nei cda
MONTESILVANO. «In politica se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna». Utilizza le parole di Margaret Tatcher il sindaco Attilio Di Mattia per chiarire ancora una volta il suo punto di vista sull’importanza della presenza femminile all’interno delle amministrazioni, nonostante la mancata nomina di una quota rosa nell’attuale giunta di Montesilvano. A fornire al sindaco l’occasione per tornare sull’argomento la presentazione di una scrittura privata stipulata tra lo stesso primo cittadino e la consigliera regionale di parità, Letizia Marinelli, illustrata ieri mattina nella sede del consiglio regionale, in piazza Unione a Pescara. «Si tratta di un patto reso possibile dalla grande sensibilità dimostrata dal sindaco Di Mattia sulla questione dell’uguaglianza di genere», spiega la Marinelli. «Seppure il primo cittadino non abbia inserito alcuna donna nella sua squadra di governo – circostanza che ha spinto la consigliera ad inviare una diffida all’amministrazione affinché si provvedesse a risolvere la questione prima di un eventuale ricorso al Tar, ndc – si è mostrato da subito disponibile a un confronto che ha portato alla stipula di questo documento che consentirà a Montesilvano non solo di avere almeno una donna in giunta entro ottobre, ma anche di essere il primo Comune abruzzese a modificare lo statuto comunale per recepire quanto stabilito dalla legge 215/2012 per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere».
Dopo essere già passata in commissione, infatti, così come garantito da Di Mattia, la proposta di modifica dello statuto sarà discussa in consiglio comunale il prossimo giovedì, 27 giugno, appena un giorno dopo il termine previsto (ovvero 6 mesi dopo l’entrata in vigore della legge). «Il sindaco non solo modificherà la sua giunta», fa notare la consigliera di parità, «ma poserà la pietra miliare per far sì che tutte le future giunte prestino attenzione alla differenza di genere». Soddisfazione per l’accordo raggiunto è stata espressa anche dal primo cittadino che sottolinea come «avere donne in giunta significa poter contare su una marcia in più, ma ciò non significa che all’interno della giunta inserirò una donna qualsiasi, ma dovrà essere una persona capace e competente. Per questo chiedo ai partiti di aiutarmi avanzando proposte concrete». Il sindaco, dopo aver snocciolato una serie di dati internazionali sul gender gap (differenza di genere) sottolinea «la necessità di un cambio culturale in materia». Il sindaco, che avrà tempo fino al 31 ottobre così come stabilito nel patto per inserire almeno una donna all’interno della giunta, ha infine garantito che la stessa sensibilità verrà garantita anche nella nomina dei cda degli enti strumentali del Comune e delle società partecipate.
Intanto, plaude all’iniziativa la consigliera regionale del Pd, Marinella Sclocco che, dopo aver sottolineato come lei stessa abbia bacchettato il sindaco del suo stesso partito sulla questione delle donne in giunta, ricorda alla consigliera di parità Marinelli che «ci sono altre realtà verso le quali è giunto il momento di reclamare il diritto alla parità di genere: la giunta Testa, ad esempio, in carica da 5 anni», sottolinea, «non ha un assessore donna».
Antonella Luccitti
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