Ater, 198 euro per ogni alloggio

PESCARA. L’Ater ha previsto fondi ordinari nel bilancio preventivo per la manutenzione sono pari a 55 mila euro ai quali si aggiungono l’80 per cento degli incassi delle vendite del 2011, pari a 837 mila euro, per un totale di 892 mila euro, stante la struttura dei costi e l’andamento dei ricavi. Questo l’importo, a disposizione dell’ente che gestisce le case popolari, per la manutenzione di 4.500 alloggi in locazione. La media parla di 198 euro per alloggio.

«Tale dato», dice Paolo Costanzi, direttore dell’Ater, «già di per sé molto critico, tenuto conto che parliamo di una delle attività principali dell’Ater, è soggetto a riduzione, visto che tale importo deve coprire non solo gli interventi sui singoli alloggi, ma anche quelli necessari alle parti comuni come cornicioni e condotte dell’acqua, nonché quelli effettuati nei condomini costituiti, in cui l’Ater è minoranza.

Interventi, questi ultimi, deliberati dalle assemblee di condominio e alle quali l’Ater deve necessariamente partecipare anche se magari si tratta di interventi che non avrebbero la precedenza rispetto ad altri lavori molto più urgenti».

Costanzi spiega anche come si è arrivati a questa situazione: «Perché nel tempo i piani di vendita, pur di introitare risorse atte a sopperire la progressiva diminuzione di altre fonti di sostegno finanziario, hanno autorizzato innumerevoli vendite di pochi alloggi nei singoli stabili». Costanzi sottolinea che con questa situazione «l’Ater, così come organizzata e finanziata non è un’azienda in grado di produrre un congruo cash-flow per finanziare l’attività principale: gestire e mantenere il patrimonio affidatole».

Una ricognizione tecnica dell’intero patrimonio edilizio ha stimato un fabbisogno di 85 milioni di euro per il recupero di un patrimonio vetusto composto da 4.500 alloggi. Inoltre metà dei costi di gestione è generata dagli oneri per il personale (48,08%) di 34 dipendenti. (cr.pe.)

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