Ater, tagli al personale per sistemare gli alloggi
Sedici dipendenti in meno con lo stop al turn over, risparmio di 538 mila euro Il commissario rivela: ci sono ancora 3,5 milioni di affitti evasi da recuperare
PESCARA. Mancano i soldi per la manutenzione delle case popolari? Il commissario dell’Ater Paolo Costanzi ha escogitato un sistema per reperire un po’ di denaro fresco da utilizzare per i lavori. Nei giorni scorsi, ha fatto approvare una delibera che prevede una riduzione del personale tra i 14 e i 16 dipendenti, su un totale di 51. Quasi un quarto dell’organico. Ciò consentirà di risparmiare 538.080 euro da destinare agli interventi di riparazione degli alloggi. Nello stesso tempo, però, l’azienda ha fatto sapere che deve recuperare 3,5 milioni di euro di affitti non pagati.
Due settimane fa, sempre il commissario aveva annunciato un’altra manovra che prevede i lavori per la realizzazione di 60 nuovi alloggi, tra via dei Petruzii e San Donato, l’applicazione di canoni scontati ai meno abbienti e la riparazione di 200 abitazioni danneggiate dal sisma del 2009 in nove Comuni della provincia.
Ora, i tagli al personale per risparmiare risorse. Sembra proprio che Costanzi abbia preso alla lettera le indicazioni di spending review provenienti dal governo Monti. «Nell’ambito del mandato commissariale e amministrativo ricevuto», spiega, «al fine di procedere al contenimento dei costi della tecnostruttura per poter liberare maggiori risorse da destinare alla manutenzione del critico patrimonio edilizio, è stata approvata una deliberazione che razionalizza la struttura organizzativa dell’Ater».
La manovra consiste nel blocco del turn over, cioè i dipendenti che vanno in pensione non verranno rimpiazzati con nuove assunzioni. «In tal senso», fa presente Costanzi, «il maggior impatto lo si avrà con la riduzione del numero dei dirigenti da 4 a 2, un taglio del 50 per cento mediante il blocco del turn over. Oggi, il rapporto tra dirigenti e impiegati non è più sostenibile con le esigenze di economicità imposte dagli eventi». «Anche nell’ambito del personale», prosegue il commissario, «ci saranno delle riduzioni». Gli impiegati e i funzionari dovrebbero scendere da 47 a 33, cioè 14 lavoratori in meno. Diminuiranno da 5 a uno i dipendenti di categoria D, quella più bassa; rimarranno 2 quelli della C; caleranno da 27 a 16 quelli della B; aumenteranno da 13 a 14 quelli della A. «Questo perché non si è voluta escludere l’ipotesi di qualche promozione», sottolinea il responsabile dell’Ater.
Non è finita qui. Un’ulteriore razionalizzazione ha già riguardato il settore del contenzioso. «L’Ater», rivela Costanzi, «ha crediti per morosità per circa 3,5 milioni di euro, il cui recupero è affidato a 28 legali esterni. L’importo del credito e il numero dei legali è stato fortemente ridotto, a partire dal 2010. Ora si tratta di compiere l’ultimo sforzo per far sì che tutta la gestione avvenga all’interno».
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