la scrittrice
Auguro la pace, temo la guerra
Secondo Dacia Maraini l’Abruzzo, con l’Italia, dovrebbe dichiararsi neutrale
di DACIA MARAINI
Sono molto preoccupata perché dappertutto tira aria di guerra. Molti non hanno capito la portata di questa situazione terribile, che oggi riguarda l'altra parte del mondo, ma domani si riverserà a cascata sull'Italia e sull'Occidente. Se si lancia la bomba atomica in Oriente nessuno di noi potrà chiamarsi fuori. Sento fortemente una scia di tensione nell'aria, e questo mi spaventa tantissimo, perché la guerra è un'esperienza orribile, pericolosa, che mi spaventa enormemente, poiché da piccola l'ho vissuta in prima persona tra mille privazioni. Il Governo, alla luce degli ultimi avvenimenti, dovrebbe occuparsi di più della questione Nord Coreana. L'Italia, in particolare, non può fare finta di nulla, ma dovrebbe avere il coraggio di dichiararsi neutrale, perché il rischio è di finire coinvolti in una guerra che non ci riguarda, ma che potrebbe avere ripercussioni gravissime su tutti noi, Abruzzo compreso, che invece dovrebbe a sua volta esprimere estraneità. Mi auguro che l'Italia abbia la saggezza di tenersi fuori: come ha rinunciato a suo tempo al progetto nucleare, adesso i nostri politici dovrebbero avere la prontezza di dire “no” alla guerra.
(Testo raccolto da Ylenia Gifuni)