Auto contro moto, muore agente
Incidente sulla Tiburtina, poliziotto di 29 anni senza scampo
PESCARA. Aveva appena finito di lavorare e stava tornando a casa quando si è scontrato, a bordo della sua moto, con una macchina, nei pressi dell’aeroporto. Un urto violento: prima il coma e poco dopo, in ospedale, la morte. È Fabio Fabrizio, 29enne, romano residente a San Giovanni Teatino, agente del reparto volo della polizia, la seconda vittima della strada in quattro giorni. Ieri pomeriggio, verso le 14, Fabrizio aveva da poco lasciato il posto di lavoro, nell’area aeroportuale, e stava percorrendo la Tiburtina con la sua Yamaha. In prossimità dell’aeroporto e del centro commerciale Auchan, su via Amendola, si è schiantato contro una Audi A4 condotta da una donna: l’impatto è stato frontale per la moto e laterale per la macchina. Dei rilievi si è occupata la polizia municipale di San Giovanni Teatino ma la dinamica dell’incidente non è stata ancora ricostruita e va fatta chiarezza sulle manovre che i due mezzi stavano effettuando nel momento in cui c’è stato l’impatto. Dalla Tiburtina è subito scattato l’allarme e un’ambulanza del 118 di Pescara ha trasportato il 29enne all’ospedale: era in stato di coma con un trauma cranico e altre ferite. È stato ricoverato ma per lui non c’è stato nulla da fare. È uscita illesa dall’incidente, invece, la donna al volante dell’Audi, che era sola in macchina. I due mezzi sono stati sequestrati dai vigili che subito dopo lo scontro si sono dovuti occupare anche della viabilità: lungo la Tiburtina, infatti, si sono create code e il traffico si è mosso su una sola corsia. La notizia della morte di Fabrizio ha gettato nello sconforto non solo tutti i parenti e la fidanzata ma anche i colleghi del reparto volo e il personale della questura: tra le persone che hanno raggiunto l’obitorio, ieri pomeriggio, anche il prefetto di Pescara Paolo Orrei e il questore Stefano Cecere. Per Fabrizio sarà allestita la camera ardente in questura, questa mattina, mentre nel pomeriggio, alle 16, il funerale sarà celebrato negli spazi del reparto volo. La cerimonia funebre sarà affidata al cappellano militare, don Rinaldo. Fabrizio, che era originario di Roma, dove vive ancora la famiglia, lavorava e abitava qui da tre anni e in Abruzzo aveva dei parenti. A Sambuceto, dove viveva in via D’Ilio, aveva anche giocato a calcio con la squadra locale. A ricordarlo, pochissime ore dopo la sua tragica morte, è il responsabile del reparto volo Fulvio Di Timoteo che parla di lui come di un giovane «dal carattere solare, un ragazzo pieno di vita, col futuro davanti». Quello di ieri è il secondo incidente mortale della settimana: lunedì, alle 4 del mattino, sull’asse attrezzato, ha perso la vita un altro giovane, Francesco Italiani, 32enne, cameriere di Pianella.