Auto sbanda, ragazza muore a 21 anni
La macchina della studentessa universitaria finisce contro un albero
ROSCIANO. È morta a 21 anni mentre andava a lavorare, anche di domenica. Giulia Tabellione, una studentessa di Rosciano dell'università D'Annunzio, non ha avuto scampo: la sua macchina è uscita di strada in una curva a gomito e si è accartocciata dopo una carambola contro un palo di cemento della luce e un albero di ulivo.
SCHIANTO.L'incidente è accaduto intorno alle 14,35 di ieri in contrada Tratturo a Rosciano, in un tratto in discesa della strada provinciale 47 a ridosso della cantina vinicola Roxan: secondo la prima ricostruzione dei carabinieri di Penne, l'auto, una Citroen C3, ha perso il controllo ed è andata a scontrarsi contro il palo di cemento e l'albero di ulivo. Un impatto fortissimo e imprevedibile: a terra, i carabinieri, coordinati dal capitano Massimiliano Di Pietro, non hanno trovato segni di frenata. Giulia è andata dritta contro il suo destino. Avrebbe dovuto cominciare il suo turno all'agenzia di scommesse Eurobet di Chieti Scalo alle 15, invece, una manciata di minuti prima è rimasta vittima di una tragedia ancora inspiegabile. I carabinieri stanno cercando di capire cosa è accaduto davvero lungo la provinciale 47 ma, in un tratto circondato dalla campagna, nessuno ha visto l'incidente. Finora, l'unica certezza è che la macchina è uscita di strada, ha urtato un palo di cemento e, poi, ha finito la sua corsa senza controllo contro l'albero di ulivo trasformandosi in un groviglio di lamiere: pochi centimetri, secondo i carabinieri, sarebbero bastati a evitare l'impatto. Invece, un destino beffardo ha spento il sorriso bellissimo di questa ragazza.
SOCCORSI INUTILI. A lanciare l'allarme e a chiedere l'intervento dei soccorsi è stato un automobilista di passaggio: Giulia era partita da poco da casa e si era fermata a fare rifornimento di carburante al distributore al centro di Rosciano. Dopo di lei, ha fatto benzina anche l'automobilista che, poi, si è trovato davanti la macchina di Giulia distrutta: un ammasso di lamiere. Sul posto sono intervenute una squadra del 118 da Scafa, l'elisoccorso da Pescara e i vigili del fuoco del distaccamento di Alanno ma, per la ragazza, non c'è stato niente da fare: è morta sull'ambulanza, ancora prima di partire per l'ospedale di Pescara.
PARTITA SOSPESA. Giulia, figlia del direttore delle Poste di Villanova di Cepagatti e di una dentista, era la fidanzata di Pierluigi Sciarretta, capitano del Rosciano: «Stavano insieme da tre anni», racconta il presidente della squadra, Mario Di Giacomo. Quando la notizia dell'incidente e della morte di Giulia è arrivata fino a Raiano, dove si stava giocando la partita di Prima categoria tra Raiano e Rosciano, tutti i giocatori e i dirigenti non se la sono sentita di continuare facendo finta di niente. La partita è stata sospesa: «Quando è arrivata la notizia, era quasi la fine del primo tempo», dice Di Giacomo, «c'era appena stato un rigore per il Raiano ed eravamo andati in svantaggio. Poi, di colpo, un'amica del nostro capitano è arrivata al campo e ci ha detto cosa era successo: è stato terribile».
REAZIONI.In un secondo, sul campo è sceso il silenzio: la notizia della fidanzata del giocatore che perde il controllo della macchina e va a schiantarsi contro un palo della luce e un albero di ulivo ha fatto il giro degli spalti in un secondo lasciando tutti senza parole. «La nostra è una squadra di amici e tutti si sono stretti intorno a Pierluigi», afferma il presidente, «i ragazzi non hanno voluto tornare in campo ed è giusto così, in questi casi, vincere o perdere non conta niente perché ci sono cose più importanti di una partita di pallone». «È vero, siamo tutti amici», dice anche l'allenatore del Rosciano Marco Antinucci, «e per questo, quello che è successo ci addolora ancora di più. Ringrazio i dirigenti del Raiano per la solidarietà dimostrata: continuare a giocare non sarebbe stato giusto». «Lo sport significa anche fermarsi per rispettare la vita e il dolore degli altri», spiega il presidente del Raiano Daniele Di Bartolo, «noi Giulia non la conoscevamo nemmeno ma apprendere questa notizia ci è dispiaciuto tanto e, per questo, abbiamo dato la nostra disponibilità a sospendere la partita. Guardare negli occhi il capitano del Rosciano mentre sapeva della morte della sua fidanzata è stato straziante. Soprattutto, a livello dilettantisco il rispetto per la vita e per il dolore degli altri devono essere salvaguardati. Così, di comune accordo, abbiamo deciso di sospendere l'incontro».
FACEBOOK IN LUTTO.Sulla pagina Facebook di Giulia, insieme alla passione per le canzoni di Lucio Battisti e per «le migliori frasi» di Carrie Bradshaw e le sue amiche di Sex & City, l'ultima frase lasciata sembra un pugno nello stomaco dei suoi 4.275 amici virtuali: «Non ci sono altri post da mostrare».
SCHIANTO.L'incidente è accaduto intorno alle 14,35 di ieri in contrada Tratturo a Rosciano, in un tratto in discesa della strada provinciale 47 a ridosso della cantina vinicola Roxan: secondo la prima ricostruzione dei carabinieri di Penne, l'auto, una Citroen C3, ha perso il controllo ed è andata a scontrarsi contro il palo di cemento e l'albero di ulivo. Un impatto fortissimo e imprevedibile: a terra, i carabinieri, coordinati dal capitano Massimiliano Di Pietro, non hanno trovato segni di frenata. Giulia è andata dritta contro il suo destino. Avrebbe dovuto cominciare il suo turno all'agenzia di scommesse Eurobet di Chieti Scalo alle 15, invece, una manciata di minuti prima è rimasta vittima di una tragedia ancora inspiegabile. I carabinieri stanno cercando di capire cosa è accaduto davvero lungo la provinciale 47 ma, in un tratto circondato dalla campagna, nessuno ha visto l'incidente. Finora, l'unica certezza è che la macchina è uscita di strada, ha urtato un palo di cemento e, poi, ha finito la sua corsa senza controllo contro l'albero di ulivo trasformandosi in un groviglio di lamiere: pochi centimetri, secondo i carabinieri, sarebbero bastati a evitare l'impatto. Invece, un destino beffardo ha spento il sorriso bellissimo di questa ragazza.
SOCCORSI INUTILI. A lanciare l'allarme e a chiedere l'intervento dei soccorsi è stato un automobilista di passaggio: Giulia era partita da poco da casa e si era fermata a fare rifornimento di carburante al distributore al centro di Rosciano. Dopo di lei, ha fatto benzina anche l'automobilista che, poi, si è trovato davanti la macchina di Giulia distrutta: un ammasso di lamiere. Sul posto sono intervenute una squadra del 118 da Scafa, l'elisoccorso da Pescara e i vigili del fuoco del distaccamento di Alanno ma, per la ragazza, non c'è stato niente da fare: è morta sull'ambulanza, ancora prima di partire per l'ospedale di Pescara.
PARTITA SOSPESA. Giulia, figlia del direttore delle Poste di Villanova di Cepagatti e di una dentista, era la fidanzata di Pierluigi Sciarretta, capitano del Rosciano: «Stavano insieme da tre anni», racconta il presidente della squadra, Mario Di Giacomo. Quando la notizia dell'incidente e della morte di Giulia è arrivata fino a Raiano, dove si stava giocando la partita di Prima categoria tra Raiano e Rosciano, tutti i giocatori e i dirigenti non se la sono sentita di continuare facendo finta di niente. La partita è stata sospesa: «Quando è arrivata la notizia, era quasi la fine del primo tempo», dice Di Giacomo, «c'era appena stato un rigore per il Raiano ed eravamo andati in svantaggio. Poi, di colpo, un'amica del nostro capitano è arrivata al campo e ci ha detto cosa era successo: è stato terribile».
REAZIONI.In un secondo, sul campo è sceso il silenzio: la notizia della fidanzata del giocatore che perde il controllo della macchina e va a schiantarsi contro un palo della luce e un albero di ulivo ha fatto il giro degli spalti in un secondo lasciando tutti senza parole. «La nostra è una squadra di amici e tutti si sono stretti intorno a Pierluigi», afferma il presidente, «i ragazzi non hanno voluto tornare in campo ed è giusto così, in questi casi, vincere o perdere non conta niente perché ci sono cose più importanti di una partita di pallone». «È vero, siamo tutti amici», dice anche l'allenatore del Rosciano Marco Antinucci, «e per questo, quello che è successo ci addolora ancora di più. Ringrazio i dirigenti del Raiano per la solidarietà dimostrata: continuare a giocare non sarebbe stato giusto». «Lo sport significa anche fermarsi per rispettare la vita e il dolore degli altri», spiega il presidente del Raiano Daniele Di Bartolo, «noi Giulia non la conoscevamo nemmeno ma apprendere questa notizia ci è dispiaciuto tanto e, per questo, abbiamo dato la nostra disponibilità a sospendere la partita. Guardare negli occhi il capitano del Rosciano mentre sapeva della morte della sua fidanzata è stato straziante. Soprattutto, a livello dilettantisco il rispetto per la vita e per il dolore degli altri devono essere salvaguardati. Così, di comune accordo, abbiamo deciso di sospendere l'incontro».
FACEBOOK IN LUTTO.Sulla pagina Facebook di Giulia, insieme alla passione per le canzoni di Lucio Battisti e per «le migliori frasi» di Carrie Bradshaw e le sue amiche di Sex & City, l'ultima frase lasciata sembra un pugno nello stomaco dei suoi 4.275 amici virtuali: «Non ci sono altri post da mostrare».
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