Balneatori, Di Quinzio non recede
Il sindaco sostiene l'ordinanza spegni-rumore, Confcommercio è con lui
FRANCAVILLA. «Non torno indietro». Sui punti fondamentali dell'ordinanza sull'intrattenimento serale il sindaco Nicolino Di Quinzio appare irremovibile. Non cede alle pressioni di categoria, neppure a quella più eclatante dei balneatori, che al consiglio comunale di lunedì hanno protestato fuori dal municipio con ombrelloni aperti e striscioni, e in aula con invettive e fischi.
«Quando si fanno, le ordinanze sono condivise», puntualizza Di Quinzio, «siamo contro l'alcolismo. La vergogna», continua riferendosi alle invettive, «dovrebbero provarla loro per lo spettacolo indecoroso che hanno offerto al consiglio. Voglio tutelare il pubblico esercizio, i negozi che lavorano tutto l'anno accendendo la luce alle 16 e spegnendola alle 21, che aspettano l'estate per vedere un po' di gente. Per il balneatore l'attività di somministrazione bevande è complementare a quella di stabilimento balneare, mentre per il bar o il ristorante offrire bevande o cibo è l'unica fonte di guadagno. I cittadini, poi, vanno tutelati tutti».
Tuttavia, una piccola modifica il sindaco annuncia che la concederà: da 2 deroghe ammesse per esercente si passerà a 4 mensili. E per chi contravviene, sanzioni da 154 a 1032 euro.
A prendere le distanze dalla manifestazione di dissenso dei balneatori è la Confcommercio: «Pur condividendo in piccola parte le ragioni della protesta, non possiamo accettare il metodo utilizzato da alcuni operatori per far valere le proprie istanze», osserva il presidente provinciale Angelo Allegrino. «Fino ad oggi questa amministrazione si è dimostrata disponibile a venire incontro a tutte le esigenze del comparto turistico-commerciale. Come Confcommercio siamo convinti che siano necessarie delle modifiche nella regolamentazione degli orari di chiusura, ma la trattativa va fatta confrontandosi seduti a un tavolo. Altrimenti si passa dalla parte del torto».
L'associazione ha già chiesto al sindaco un incontro per approfondire la materia. Ad appoggiare i balneatori è invece l'Italia dei Valori, assente in aula. «Sarebbe più opportuno un dialogo tra i sindaco e le categorie interessate piuttosto che con i consiglieri, al fine di trovare una soluzione condivisa per le contrapposte esigenze», commenta Lucrezio Paolini, anche consigliere regionale dei dipietristi, riferendosi all'incontro concesso da Di quinzio ieri mattina ad alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza per discutere l'argomento. «Inoltre l'Idv si appresta ad approfondire la legge sul turismo illustrata dall'assessore Mauro Di Dalmazio per dare il proprio contributo ad una ripresa del settore sul nostro territorio». Ma i balneatori non si placano. «Inizieremo a manifestare seriamente», assicura il presidente di Itf Mauro Cioffi, «oltre ad essere inammissibili, queste comunicazioni non possono pervenire il 5 luglio, a stagione iniziata».
«Quando si fanno, le ordinanze sono condivise», puntualizza Di Quinzio, «siamo contro l'alcolismo. La vergogna», continua riferendosi alle invettive, «dovrebbero provarla loro per lo spettacolo indecoroso che hanno offerto al consiglio. Voglio tutelare il pubblico esercizio, i negozi che lavorano tutto l'anno accendendo la luce alle 16 e spegnendola alle 21, che aspettano l'estate per vedere un po' di gente. Per il balneatore l'attività di somministrazione bevande è complementare a quella di stabilimento balneare, mentre per il bar o il ristorante offrire bevande o cibo è l'unica fonte di guadagno. I cittadini, poi, vanno tutelati tutti».
Tuttavia, una piccola modifica il sindaco annuncia che la concederà: da 2 deroghe ammesse per esercente si passerà a 4 mensili. E per chi contravviene, sanzioni da 154 a 1032 euro.
A prendere le distanze dalla manifestazione di dissenso dei balneatori è la Confcommercio: «Pur condividendo in piccola parte le ragioni della protesta, non possiamo accettare il metodo utilizzato da alcuni operatori per far valere le proprie istanze», osserva il presidente provinciale Angelo Allegrino. «Fino ad oggi questa amministrazione si è dimostrata disponibile a venire incontro a tutte le esigenze del comparto turistico-commerciale. Come Confcommercio siamo convinti che siano necessarie delle modifiche nella regolamentazione degli orari di chiusura, ma la trattativa va fatta confrontandosi seduti a un tavolo. Altrimenti si passa dalla parte del torto».
L'associazione ha già chiesto al sindaco un incontro per approfondire la materia. Ad appoggiare i balneatori è invece l'Italia dei Valori, assente in aula. «Sarebbe più opportuno un dialogo tra i sindaco e le categorie interessate piuttosto che con i consiglieri, al fine di trovare una soluzione condivisa per le contrapposte esigenze», commenta Lucrezio Paolini, anche consigliere regionale dei dipietristi, riferendosi all'incontro concesso da Di quinzio ieri mattina ad alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza per discutere l'argomento. «Inoltre l'Idv si appresta ad approfondire la legge sul turismo illustrata dall'assessore Mauro Di Dalmazio per dare il proprio contributo ad una ripresa del settore sul nostro territorio». Ma i balneatori non si placano. «Inizieremo a manifestare seriamente», assicura il presidente di Itf Mauro Cioffi, «oltre ad essere inammissibili, queste comunicazioni non possono pervenire il 5 luglio, a stagione iniziata».
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