Bandiere blu, l’Abruzzo è in continua crescita 

Mazza (Fee): «I problemi della depurazione si sono affrontati e in parte superati» Ieri a Pescara la cerimonia di consegna dei vessilli alle 15 località della regione

PESCARA. «L’Abruzzo sta lavorando bene. I problemi della depurazione si sono affrontati e in parte superati. Il trend positivo delle Bandiere blu conquistate dimostra grande attenzione». Così Claudio Mazza, presidente di Fee Italia, Foundation for environmental education, l’organizzazione che conferisce la Bandiera blu, il riconoscimento assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio, ha gratificato la regione Abruzzo per il percorso fatto nell’ottenimento dei vessilli. Ieri mattina, nella sala consiliare del Comune di Pescara si è svolta la cerimonia di consegna delle bandiere ai comuni abruzzesi che hanno ottenuto il riconoscimento che sancisce un’eccellente balneabilità e non solo. Quindici quest’anno i conferimenti registrati in Abruzzo, più un approdo. La new entry Ortona si è unita a Francavilla al Mare, Fossacesia, Vasto, San Salvo nella provincia di Chieti, Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi nella provincia di Teramo, Scanno e Villalago nella provincia dell’Aquila e poi Pescara, che ha ottenuto la bandiera sia come città che come porto turistico. Con una Bandiera blu in più che sventola, l’Abruzzo diventa «una tra le regioni con la più alta densità di bandiere, per il rapporto tra numero dei vessilli ed estensione della costa», ha affermato il presidente della Regione, Marco Marsilio, che insieme a Mazza ha consegnato le bandiere ai rappresentanti delle località premiate. «Questi sono risultati che si raggiungono con interventi precisi», ha detto. «L’accordo di coesione firmato con la premier Giorgia Meloni ha destinato all’Abruzzo un miliardo e 250 milioni. Una parte importante punta proprio al ciclo idrico, quindi depuratori, sanificazione, lotta all’erosione, mettendo così i Comuni in condizione di programmare e lavorare. Solo per la difesa della costa è previsto un investimento di 70-80 milioni di euro. Questo complesso di interventi, uniti a quelli per l’energia sostenibile, contribuisce a fare un lavoro che qualifica per la bandiera».
Bandiera blu non significa solo mare pulito. Nel presentare le proprie candidature, i Comuni devono compilare un questionario contenente 32 parametri che parlano di qualità delle acque, ma anche di interventi sulla mobilità sostenibile, la raccolta differenziata, l’educazione ambientale, le energie rinnovabili e ovviamente i servizi offerti sulle spiagge.
Pescara è la prima città italiana ad aver attivato il progetto Eco-school, con 20mila studenti coinvolti in percorsi di educazione ambientale.
«Spesso quando si parla di ambiente e di sostenibilità si spendono tante parole», ha analizzato Mazza. «Bandiera blu invece è concretezza. Noi abbiamo bisogno di vedere il cambiamento. Quello che chiediamo è un miglioramento costante. Un percorso fatto a piccoli passi per potenziare le performance ambientali». «La Bandiera blu è un risultato per tutto l’Abruzzo», ha aggiunto il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri. «È un obiettivo raggiunto fatto di grandi collaborazioni, buone pratiche e opere pubbliche. Per Pescara ad esempio penso ai due grandi investimenti, che sono stati avviati e che sono il nuovo depuratore dell’area metropolitana e la vasca di prima pioggia per impedire gli sversamenti a ogni ondata di maltempo, quando non si riusciva a convogliare l’acqua verso il depuratore per il blocco dell’impianto di sollevamento. Due opere finanziate dalla Regione Abruzzo, che si vedono meno ma che ci permettono di raggiungere gli obiettivi strategici, come l’aver meritato la Bandiera blu».
La consegna delle bandiere ai rappresentanti dei Comuni presenti è stata fatta anche dal sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, che ottiene il riconoscimento da 23 anni e da quello di Pescara, padrone di casa, che ha conquistato il vessillo per il quarto anno consecutivo. «Un riconoscimento per tutta la città», ha commentato il primo cittadino Carlo Masci, «a cominciare da chi lavora sulle nostre spiagge tutto l’anno. Oggi questa consegna ha qualcosa di amaro per le vicende della Bolkestein che incombe e mi auguro che ci siano degli spiragli per tutelare imprese che sono importanti per il territorio».
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