Berlusconi bocciail Centro Oli dell'Eni
Passeggiata, bagno di folla e shopping nei negozi del centro di Pescara per Silvio Berlusconi (nella foto), a sorpresa in Abruzzo per sostenere la campagna elettorale di Gianni Chiodi, candidato presidente del Pdl alle regionali. Un vero e proprio show con una corsa di cinquanta metri (insieme alla scorta) davanti ai negozi e un saluto da una scala da elettricista.
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Passeggiata, bagno di folla e shopping nei negozi del centro di Pescara per Silvio Berlusconi, a sorpresa in Abruzzo per sostenere la campagna elettorale di Gianni Chiodi, candidato presidente del Popolo della libertà alle regionali del 14 e 15 dicembre. E il premier promette di tornare la prossima settimana per un comizio finale.
All'arrivo del presidente del Consiglio si è scatenata una ressa di sostenitori, curiosi e giornalisti che le forze dell'ordine hanno fatto fatica a contenere. Tant'è che a un certo punto Berlusconi, per appagare tutti, è salito per pochi secondi su una scala a forbice rimediata nei paraggi e ha salutato la folla.
Un gesto che ha subito richiamato quello di piazza San Babila a Milano, quando salì sul predellino della sua auto per annunciare la nascita del Pdl. Per dare il buon esempio a chi teme la crisi economica e ha paura di spendere, Berlusconi ha fatto visita ad alcuni negozianti tra piazza della Rinascita e corso Umberto I. Si è poi infilato in un negozio di preziosi a piazza Sacro Cuore e ha regalato una collana di corallo rosa a Paola Pelino, deputato sulmonese che lo accompagnava nella visita insieme a Gianni Chiodi.
"Certamente tornerò per la chiusura della campagna elettorale - ha garantito - dopo il Consiglio europeo dell'11 e 12 dicembre". L'appuntamento dovrebbe essere a Chieti. "Forse non parteciperò neppure alla colazione finale a Bruxelles e tornerò qui", ha promesso per rimarcare l'importanza della partita che si gioca in Abruzzo per il governo.
Tra le domande più pressanti, quella sulla posizione del Popolo delle Libertà a proposito del Centro Oli che l'Eni intende realizzare in Abruzzo, a Ortona (Chieti). Il giudizio sull'opera è "assolutamente negativo" ha detto il premier. "Ne hoparlato anche con Chiodi. Noi siamo negativi", ha fatto sapere, mentre su piazza della Rinascita gli ambientalisti di Greenpeace esponevano lo striscione "No carbone al livello del mare".
Berlusconi si è detto molto fiducioso sul risultato che il centrodestra otterrà in Abruzzo alle prossime elezioni: "Ho visto sondaggi particolarmente positivi per noi - ha proseguito - e ho visto anche che nella mia precedente visita ho portato quattro punti in più". Il capo del Governo si è impegnato a dare un "apporto forte" a Gianni Chiodi, se sarà il Pdl a vincere le elezioni, che il premier considera un "laboratorio" importante anche per la politica nazionale.
L'obiettivo di Berlusconi rimane il centrosinistra, che in maniera "ignobile" va "raccontando che il Governo di centrodestra ha sottratto fondi all'Abruzzo. E' una stupidaggine - ha insistito - e non è vero niente. C'era l'85% dei fondi destinati e continuano a restare tali". Sulle elezioni regionali, tuttavia, pende ancora l'incognita di un ricorso della lista Alleanza Federalista - esclusa dalla competizione elettorale - che sarà discusso martedì prossimo dal Consiglio di Stato.
Contro il rischio di un ulteriore slittamento del voto, il premier ha invitato tutti al "buon senso", anche i giudici amministrativi: un lista che "non può raggiungere l'1%", secondo Berlusconi non può "sottoporre a un danno un'intera regione che necessita al più presto di un nuovo Governo".
All'arrivo del presidente del Consiglio si è scatenata una ressa di sostenitori, curiosi e giornalisti che le forze dell'ordine hanno fatto fatica a contenere. Tant'è che a un certo punto Berlusconi, per appagare tutti, è salito per pochi secondi su una scala a forbice rimediata nei paraggi e ha salutato la folla.
Un gesto che ha subito richiamato quello di piazza San Babila a Milano, quando salì sul predellino della sua auto per annunciare la nascita del Pdl. Per dare il buon esempio a chi teme la crisi economica e ha paura di spendere, Berlusconi ha fatto visita ad alcuni negozianti tra piazza della Rinascita e corso Umberto I. Si è poi infilato in un negozio di preziosi a piazza Sacro Cuore e ha regalato una collana di corallo rosa a Paola Pelino, deputato sulmonese che lo accompagnava nella visita insieme a Gianni Chiodi.
"Certamente tornerò per la chiusura della campagna elettorale - ha garantito - dopo il Consiglio europeo dell'11 e 12 dicembre". L'appuntamento dovrebbe essere a Chieti. "Forse non parteciperò neppure alla colazione finale a Bruxelles e tornerò qui", ha promesso per rimarcare l'importanza della partita che si gioca in Abruzzo per il governo.
Tra le domande più pressanti, quella sulla posizione del Popolo delle Libertà a proposito del Centro Oli che l'Eni intende realizzare in Abruzzo, a Ortona (Chieti). Il giudizio sull'opera è "assolutamente negativo" ha detto il premier. "Ne hoparlato anche con Chiodi. Noi siamo negativi", ha fatto sapere, mentre su piazza della Rinascita gli ambientalisti di Greenpeace esponevano lo striscione "No carbone al livello del mare".
Berlusconi si è detto molto fiducioso sul risultato che il centrodestra otterrà in Abruzzo alle prossime elezioni: "Ho visto sondaggi particolarmente positivi per noi - ha proseguito - e ho visto anche che nella mia precedente visita ho portato quattro punti in più". Il capo del Governo si è impegnato a dare un "apporto forte" a Gianni Chiodi, se sarà il Pdl a vincere le elezioni, che il premier considera un "laboratorio" importante anche per la politica nazionale.
L'obiettivo di Berlusconi rimane il centrosinistra, che in maniera "ignobile" va "raccontando che il Governo di centrodestra ha sottratto fondi all'Abruzzo. E' una stupidaggine - ha insistito - e non è vero niente. C'era l'85% dei fondi destinati e continuano a restare tali". Sulle elezioni regionali, tuttavia, pende ancora l'incognita di un ricorso della lista Alleanza Federalista - esclusa dalla competizione elettorale - che sarà discusso martedì prossimo dal Consiglio di Stato.
Contro il rischio di un ulteriore slittamento del voto, il premier ha invitato tutti al "buon senso", anche i giudici amministrativi: un lista che "non può raggiungere l'1%", secondo Berlusconi non può "sottoporre a un danno un'intera regione che necessita al più presto di un nuovo Governo".