Bianchi, anticipo del Tfr ai lavoratori senza paga

Città Sant’Angelo, con la cassa integrazione bloccata per l’inchiesta del ministero una boccata d’ossigeno per i 51 dipendenti rimasti a secco da sei mesi

SANT’ANGELO. Finalmente una buona notizia per i 51 lavoratori della Bianchi Vending di Città Sant’Angelo per i quali l’azienda è pronta ad anticipare un’ulteriore somma del Tfr. La decisione è stata resa nota nella riunione di qualche giorno fa in Confindustria Pescara alla quale hanno partecipato i vertici aziendali della società bergamasca, i sindacati e i funzionari dell’ente. L’incontro è stato convocato per fare il punto della situazione sulla vicenda che vede protagonisti da una parte l’azienda che produce distributori automatici e dall’altra gli ex dipendenti dello stabilimento angolano chiuso nel 2011, rimasti senza lavoro e da sei mesi anche senza ammortizzatori sociali. La cassa integrazione straordinaria (cigs), avviata nel luglio 2011 con la cessazione delle attività nel sito angolano e che secondo gli accordi siglati in Confindustria lo scorso giugno doveva durare fino a luglio 2013, è stata infatti sospesa dalla fine di luglio 2012 a causa di un’indagine condotta dall’Ispettorato del lavoro in seguito all’esposto di un lavoratore presentato alla Procura della Repubblica di Pescara.

L’oggetto della segnalazione, che ha innescato i controlli dell’Ispettorato, sarebbe la nascita a Rosciano della Gombs srl, una società che lavora su commesse della Bianchi Vending e dalla quale ha acquistato anche alcune attrezzature che venivano usate nella fabbrica di Città Sant’Angelo, condividendo con quest’ultima pure il consulente del lavoro che rappresentava e rappresenta la Bianchi nella trattativa per la chiusura dello stabilimento angolano, avviata e poi conclusa due anni fa. Troppe coincidenze che a qualcuno dei lavoratori non sono sfuggite tanto da indurlo a rivolgersi alla magistratura. Nell’incontro di tre giorni fa a Pescara si è appreso che l’indagine che ha di fatto bloccato la corresponsione della Cigs, è stata chiusa ed è ora al vaglio del ministero del Lavoro, ma né i funzionari di Confindustria né i sindacati ne conoscono l’esito. In attesa che si abbiano comunicazioni ufficiali in merito che potrebbero riaprire a breve l’iter per l’erogazione delle mensilità e dei dovuti arretrati, la direzione della Bianchi Vending ha deciso di fare un passo in favore dei 51 lavoratori che lottano da oltre sei mesi per mandare avanti le proprie famiglie, anticipando, a chi ne facesse richiesta, una quota del Tfr pari a 1200 euro, come aveva fatto in dicembre. Già domani, secondo alcune indiscrezioni, si potrebbero avere notizie più precise dal ministero, le cui valutazioni finali riapriranno l’iter del secondo anno di cigs che, nel caso in cui fossero state riscontrate procedure anomale durante le trattative per la cessazione delle attività a Città Sant’Angelo imputabili alla Bianchi Vending, sarà pagata proprio da quest’ultima e non dall’Inps.

Claudia Ficcaglia

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