PESCARA

Bici parcheggiate nelle aiuole della riviera, multe e rimozioni/ Video

Pugno di ferro del Comune, scattano le multe da 50 euro dopo l’ordinanza che vieta il parcheggio selvaggio: i mezzi portati al comando dei vigili, 30 giorni per recuperarli. Contravvenzioni a 260 auto in due giorni

PESCARA. Diciotto biciclette rimosse dalle aiuole della riviera di Pescara (e più di 260 multe in 48 ore ad auto e moto in divieto di sosta). Ieri, in una domenica di assalto alla spiaggia e con i parcheggi sul lungomare e sulla Strada parco esauriti, sono entrati in azione anche i vigili urbani e gli operai dell’Attiva. Che hanno dichiarato guerra a chi lascia la bici legata ai pali sulle aiuole. A dichiarare fuorilegge le bici lasciate al di fuori delle rastrelliere è un’ordinanza firmata dal sindaco Pd Marco Alessandrini il 29 giugno scorso che inserisce il parcheggio selvaggio dei «velocipedi» tra le emergenze di Pescara tanto da innescare «frequenti lamentele dei cittadini»: con l’intervento di ieri, spiega il vice sindaco Pd e assessore al Verde pubblico Antonio Blasioli, «si dà così attuazione a tutti gli effetti all’ordinanza 126 del 29 giugno, a cui hanno fatto seguito 10 giorni di tolleranza voluti dall’amministrazione perché non si arrivasse subito alle sanzioni e ci fosse la piena conoscenza delle nuove regole che abbiamo favorito sia via Facebook che attraverso gli altri canali di comunicazione».

Bici multate e rimosse a Pescara, le proteste dei ciclisti
Rabbia e proteste sulla riviera di Pescara dove sono entrati in azione i vigili urbani e gli operai dell'Attiva per multare e portare via le bici lasciate nelle aiuole. La scena è stata ripresa da un cittadino

E ora? I proprietari che si sono visti sparire le bici mentre erano al mare potranno recuperarle al comando della polizia municipale in via del Circuito dove resteranno depositate per 30 giorni. E se passano 30 giorni? «Le bici verranno acquisite al patrimonio comunale», precisa l’ordinanza. «La proprietà potrà essere dimostrata con l’esibizione della chiave del lucchetto o delle combinazioni di apertura dello stesso se c’è o qualunque altro mezzo». La restituzione delle bici avverrà solo dopo il pagamento di una multa solitamente da 50 euro anche se l'ordinanza parla di «un minimo di 25 fino a un massimo di 500 euro».
Secondo il Comune, il posto per parcheggiare le bici in sicurezza c’è: «Prima delle rimozioni», afferma Blasioli, «sono comunque arrivate anche nuove rastrelliere sulla riviera, proprio per evitare al massimo il carattere sanzionatorio dell’ordinanza. Due giorni fa sono state portate sul lungomare nord 17 strutture a cui si sono aggiunti anche gli stalli rimossi da altre zone della città (20) dove sono state collocate le 184 rastrelliere di nuova generazione e continueremo a potenziare ancora proprio per venire incontro il più possibile all’utenza».
Si tratta di un’azione di sensibilizzazione alla tutela delle aiuole appena riqualificate della riviera e un decoro che interessa il luogo più vissuto dalla città d’estate che deve essere vissuto in sicurezza».
L’ordinanza 126 dispone anche la rottamazione delle bici distrutte che si vedono in città: «I velocipedi non più funzionanti e valutati in stato di abbandono saranno portati direttamente alla ditta concessionaria che provvederà alla rottamazione». L’ordinanza è stata approvata dal Comune perché, recita il documento, «sulle riviere cittadine, specialmente nel periodo estivo, viene quotidianamente riscontrato un incontrollato e disordinato deposito e parcheggio di velocipedi in luoghi diversi dalle apposite rastrelliere».