Bomba a via Spiga, sgombero per 2600 persone
Domenica alle 8 partono le operazioni. Bloccati treni, luce, gas e telefonini
PESCARA. Domenica prossima, alle 8, le sirene di una ventina di mezzi della polizia municipale cominceranno a suonare tutte insieme. Sarà il segnale dell’avvio dell’evacuazione: 2.600 residenti di due quartieri, del centro e dei Colli, dovranno lasciare le loro abitazioni e raggiungere i punti di raduno organizzati dalla protezione civile al parco Sabucchi e sulla strada parco. Poco più tardi gli artificieri cominceranno le operazioni di disinnesco di una bomba di 400 libbre della Seconda guerra mondiale emersa durante gli scavi in un cantiere di via Celestino Delfino Spiga.
E’ la prima volta, almeno negli ultimi vent’anni, che a Pescara viene trovato un ordigno bellico di queste dimensioni. La bomba inesplosa, lanciata probabilmente da un aereo durante i bombardamenti della città, è rimasta custodita per 65 anni nel sottosuolo, a poche decine di metri dalla superficie, in una delle zone più popolose di Pescara. L’ordigno è considerato molto pericoloso, perché ha ben due spolette di innesco ai due poli. Ieri pomeriggio, in prefettura, rappresentanti delle forze dell’ordine, del pronto intervento, dei vigili urbani, della protezione civile, dell’esercito e del Comune si sono riuniti, anticipando l’incontro preannunciato per oggi, per mettere a punto un piano di evacuazione mastodontico, mai realizzato fino ad ora nel capoluogo adriatico. Dalle 8 fino al termine delle operazioni di disinnesco si fermeranno i treni, verranno bloccate le erogazioni di luce e gas e non funzioneranno nemmeno i cellulari in tutta la zona tra viale Bovio, via del Santuario, viale Muzii e via Pizzoferrato.
ORE 8: L’EVACUAZIONE. La polizia municipale comincerà domani pomeriggio ad avvertire la popolazione con delle auto dotate di megafoni. «Non so se faremo in tempo a fare anche un volantinaggio», ha affermato il comandante dei vigili urbani, Ernesto Grippo.
Alle 8 di domenica prossima partirà l’evacuazione. Le sirene delle auto della municipale avvertiranno i cittadini dell’avvio delle operazioni. Si occuperà del coordinamento il Centro operativo comunale (Coc), presieduto dal vice sindaco, Camillo D’Angelo, che avrà come sede la sala consiliare del Comune. Sarà attivato per l’occasione anche il Centro coordinamento soccorsi, presieduto dal prefetto, Paolo Orrei, nella sala operativa provinciale della protezione civile ubicata nel palazzo della prefettura. E’ in funzione, inoltre, un numero del 118 (085-4289499) cui possono rivolgersi disabili e malati per essere trasportati.
STRADE INTERESSATE. Dovranno lasciare le abitazioni tutti i cittadini che abitano in un raggio di 300 metri dal punto in cui si trova la bomba. Queste le strade da evacuare totalmente: via Acerbo, via Angelico, via Botticelli, via Bramante, via Campo Imperatore, via Canova, via Giotto, via Monte San Rocco, via Monti Ausoni, via Monti Ernici, via Saffi, via Tiziano, via Spiga, via Da Vinci. In altre strade, invece, lo sgombero avverrà solo in determinati numeri civici. Viale Bovio, dal numero 2 al 166 (solo pari) e dall’1 al 219 (solo dispari); via Caduti sul lavoro, dal 2 al 44 (solo pari); via Castagna, dal 2 al 26 (solo pari); via Masaccio, dall’1 al 31 (solo dispari); via Michelangelo, dal 2 all’88 (solo pari); viale Muzii, dal 2 al 48/4 (solo pari) e dall’1 all’11 (solo dispari); via Pizzoferrato, dall’8 al 92 (solo pari); via del Santuario, dall’1 al 57 (solo dispari) e 68 e 70; via Raffaello, dal 14 al 48 (solo pari) e dal 13 al 35/2 (solo dispari).
RITORNO ALLE 13,30. Verranno impiegate decine di uomini dell’esercito, forze dell’ordine e della protezione civile per questo intervento. La polizia farà i controlli per prevenire rischi di sciacallaggio. Sono stati chiamati anche gli artificieri dell’11esimo reggimento del Genio Guastatori di Foggia per disinnescare le spolette. Secondo le previsioni, le operazioni dovrebbero terminare alle 13,30. La bomba verrà poi trasportata nel cantiere Foce Valle Romana, all’interno della miniera di San Valentino, a Manoppello, per farla brillare.
E’ la prima volta, almeno negli ultimi vent’anni, che a Pescara viene trovato un ordigno bellico di queste dimensioni. La bomba inesplosa, lanciata probabilmente da un aereo durante i bombardamenti della città, è rimasta custodita per 65 anni nel sottosuolo, a poche decine di metri dalla superficie, in una delle zone più popolose di Pescara. L’ordigno è considerato molto pericoloso, perché ha ben due spolette di innesco ai due poli. Ieri pomeriggio, in prefettura, rappresentanti delle forze dell’ordine, del pronto intervento, dei vigili urbani, della protezione civile, dell’esercito e del Comune si sono riuniti, anticipando l’incontro preannunciato per oggi, per mettere a punto un piano di evacuazione mastodontico, mai realizzato fino ad ora nel capoluogo adriatico. Dalle 8 fino al termine delle operazioni di disinnesco si fermeranno i treni, verranno bloccate le erogazioni di luce e gas e non funzioneranno nemmeno i cellulari in tutta la zona tra viale Bovio, via del Santuario, viale Muzii e via Pizzoferrato.
ORE 8: L’EVACUAZIONE. La polizia municipale comincerà domani pomeriggio ad avvertire la popolazione con delle auto dotate di megafoni. «Non so se faremo in tempo a fare anche un volantinaggio», ha affermato il comandante dei vigili urbani, Ernesto Grippo.
Alle 8 di domenica prossima partirà l’evacuazione. Le sirene delle auto della municipale avvertiranno i cittadini dell’avvio delle operazioni. Si occuperà del coordinamento il Centro operativo comunale (Coc), presieduto dal vice sindaco, Camillo D’Angelo, che avrà come sede la sala consiliare del Comune. Sarà attivato per l’occasione anche il Centro coordinamento soccorsi, presieduto dal prefetto, Paolo Orrei, nella sala operativa provinciale della protezione civile ubicata nel palazzo della prefettura. E’ in funzione, inoltre, un numero del 118 (085-4289499) cui possono rivolgersi disabili e malati per essere trasportati.
STRADE INTERESSATE. Dovranno lasciare le abitazioni tutti i cittadini che abitano in un raggio di 300 metri dal punto in cui si trova la bomba. Queste le strade da evacuare totalmente: via Acerbo, via Angelico, via Botticelli, via Bramante, via Campo Imperatore, via Canova, via Giotto, via Monte San Rocco, via Monti Ausoni, via Monti Ernici, via Saffi, via Tiziano, via Spiga, via Da Vinci. In altre strade, invece, lo sgombero avverrà solo in determinati numeri civici. Viale Bovio, dal numero 2 al 166 (solo pari) e dall’1 al 219 (solo dispari); via Caduti sul lavoro, dal 2 al 44 (solo pari); via Castagna, dal 2 al 26 (solo pari); via Masaccio, dall’1 al 31 (solo dispari); via Michelangelo, dal 2 all’88 (solo pari); viale Muzii, dal 2 al 48/4 (solo pari) e dall’1 all’11 (solo dispari); via Pizzoferrato, dall’8 al 92 (solo pari); via del Santuario, dall’1 al 57 (solo dispari) e 68 e 70; via Raffaello, dal 14 al 48 (solo pari) e dal 13 al 35/2 (solo dispari).
RITORNO ALLE 13,30. Verranno impiegate decine di uomini dell’esercito, forze dell’ordine e della protezione civile per questo intervento. La polizia farà i controlli per prevenire rischi di sciacallaggio. Sono stati chiamati anche gli artificieri dell’11esimo reggimento del Genio Guastatori di Foggia per disinnescare le spolette. Secondo le previsioni, le operazioni dovrebbero terminare alle 13,30. La bomba verrà poi trasportata nel cantiere Foce Valle Romana, all’interno della miniera di San Valentino, a Manoppello, per farla brillare.