PESCARA

Botte nel parcheggio, 4 giovani nei guai

Individuati gli aggressori di due ragazzi picchiati vicino al Bingo. La sera prima c’era stata una lite a Pescara vecchia

PESCARA. Un agguato in piena regola. Lo hanno subito due giovani la notte tra il 25 e il 26 febbraio, quando sono stati aggrediti nel parcheggio del Bingo da quattro balordi che avevano già incontrato la sera precedente al centro storico e con i quali avevano avuto una discussione per motivi a dir poco banali. Il gruppo di aggressori è stato identificato dai carabinieri che, a distanza di un mese, hanno segnalato la banda all'autorità giudiziaria per lesioni aggravate in concorso.

È stato uno dei pestaggi senza senso avvenuti nelle notti pescaresi della movida. E dopo le botte, le vittime sono finite in ospedale, per essere medicate. I due giovani se la sono cavati con poco, fisicamente: le prognosi sono di 10 e 7 giorni, ma i segni di quell'episodio non sono solo fisici, considerato che l'aggressione è scaturita da questioni banalissime.

È venerdì sera quando due pescaresi, di 24 e 21 anni, raggiungono Pescara vecchia con altri amici. La serata trascorre tranquillamente, se non fosse per un battibecco che rovina tutto. In un locale affollato un giovane urta una ragazza di questo gruppo e scoppia una discussione sulla pista da ballo perché l’autore della spinta non ha chiesto scusa ed è stato richiamato. La lite prosegue all’esterno ma poi la tensione scende e la cosa sembra finita lì. Non è così perché la sera successiva c'è un nuovo contatto, al centro di Pescara, nella zona del divertimento attorno al mercato di piazza Muzii. I due incontrano uno dei componenti dell’altro gruppo, quello con cui è scoppiato il diverbio la sera precedente. Si salutano, niente di più, ma all’uscita del locale scatta la vendetta. I due raggiungono il parcheggio vicino al Bingo in viale Bovio e lì vengono avvicinati da quattro persone. Sono le stesse della sera prima. Hanno il volto parzialmente coperto e usano un bastone per sferrare colpi, oltre a tirare calci e pugni. Poi si allontanano, muovendosi in direzioni diverse. I due feriti raggiungono l'ospedale, vengono medicati e poi dimessi. Di lì a poco cominciano gli accertamenti dei carabinieri la cui attività è agevolata dalle tante testimonianze raccolte, che incastrano i responsabili. E i tabulati telefonici fanno il resto, dimostrando chi era presente. Si scopre che gli aggressori sono incensurati, due di Pescara e due di Spoltore: tre hanno 24 anni e uno 23. E, messi di fronte alle proprie responsabilità, hanno ammesso le proprie colpe.

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