Brucia la collina, paura a San Giovanni Teatino
Due incendi sono divampati nel pomeriggio, pioggia di cenere sulle abitazioni. Residenti evacuati, probabile origine dolosa
SAN GIOVANNI TEATINO. A fuoco le colline di San Giovanni Teatino. Due incendi sono scoppiati ieri pomeriggio quasi contemporaneamente in via Ponte Marino, nei pressi del ristorante di arrosticini Zaff, e l’altro più vicino al centro abitato di San Giovanni alta, in via Rampigna, non lontano dal vecchio municipio, l’edificio che negli ultimi anni ha ospitato il mai aperto museo delle scienze naturali. Il primo focolaio è stato avvistato intorno alle 15,30 sulla strada in direzione Chieti dalle parti del museo - ex Comune. A dare l’allarme sono stati alcuni residenti che hanno notato il fumo nero che si alzava tra la vegetazione della collina.
Nel giro di pochi minuti il fronte del fuoco è avanzato per oltre un km, per il vento rovente e l'alta temperatura registrata ieri che hanno contribuito ad alimentare e spingere in avanti il rogo, una barriera di fiamme che per diverse ore e per chilometri ha bruciato tutte le piante e le sterpaglie, ogni tipo di vegetazione del sottobosco, che si trovava davanti, sul versante del colle che si affaccia sull’A14.
Una nuvola nera ha avvolto l’intera collina, provocando una pioggia di cenere sulle abitazioni. Intervenute sul posto con diversi mezzi, compresi due elicotteri dotati di cestello per l’acqua, le squadre di vigili del fuoco del comando provinciale di Chieti hanno fatto uscire per precauzione i residenti dalle case più vicine al fronte dell’incendio, anche se il livello di rischio per la popolazione non è stato ritenuto tale da dover procedere allo sgombero delle abitazioni con ordinanza sindacale. Mentre si lavorava per domare le fiamme, dall’altra parte di San Giovanni alta è partito un altro focolaio che ha mandato a fuoco la collina di Ponte Marino, dove c’è la trattoria Zaff e nei paraggi c’è pure un maneggio. Per gli interventi antincendio gli elicotteri si sono riforniti alla riserva d’acqua di via Lazio, a San Giovanni alta, sotto al radar dell’aeroporto. In tutta l’area interessata dall’incendio e nelle zone limitrofe è stata staccata la corrente elettrica, riattivata solo in serata a incendio domato. Uno scenario di devastazione descritto dai testimoni con decine di foto e video postati su Facebook sulle pagine di Sambuceto. I vigili del fuoco, la polizia locale e gli amministratori comunali che si sono recati sulle strade delle colline arse dalle fiamme alte diversi metri non si sono pronunciati, per il momento, sull’origine dei roghi partiti praticamente alla stessa ora in due punti opposti del paese, ma è proprio la simultaneità dei focolai a far propendere per l’ipotesi della causa dolosa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Nel giro di pochi minuti il fronte del fuoco è avanzato per oltre un km, per il vento rovente e l'alta temperatura registrata ieri che hanno contribuito ad alimentare e spingere in avanti il rogo, una barriera di fiamme che per diverse ore e per chilometri ha bruciato tutte le piante e le sterpaglie, ogni tipo di vegetazione del sottobosco, che si trovava davanti, sul versante del colle che si affaccia sull’A14.
Una nuvola nera ha avvolto l’intera collina, provocando una pioggia di cenere sulle abitazioni. Intervenute sul posto con diversi mezzi, compresi due elicotteri dotati di cestello per l’acqua, le squadre di vigili del fuoco del comando provinciale di Chieti hanno fatto uscire per precauzione i residenti dalle case più vicine al fronte dell’incendio, anche se il livello di rischio per la popolazione non è stato ritenuto tale da dover procedere allo sgombero delle abitazioni con ordinanza sindacale. Mentre si lavorava per domare le fiamme, dall’altra parte di San Giovanni alta è partito un altro focolaio che ha mandato a fuoco la collina di Ponte Marino, dove c’è la trattoria Zaff e nei paraggi c’è pure un maneggio. Per gli interventi antincendio gli elicotteri si sono riforniti alla riserva d’acqua di via Lazio, a San Giovanni alta, sotto al radar dell’aeroporto. In tutta l’area interessata dall’incendio e nelle zone limitrofe è stata staccata la corrente elettrica, riattivata solo in serata a incendio domato. Uno scenario di devastazione descritto dai testimoni con decine di foto e video postati su Facebook sulle pagine di Sambuceto. I vigili del fuoco, la polizia locale e gli amministratori comunali che si sono recati sulle strade delle colline arse dalle fiamme alte diversi metri non si sono pronunciati, per il momento, sull’origine dei roghi partiti praticamente alla stessa ora in due punti opposti del paese, ma è proprio la simultaneità dei focolai a far propendere per l’ipotesi della causa dolosa.
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