Il gruppo degli industriali punta a interrompere il presidio decennale dei commercianti
Camera di commercio, in tre per il dopo Ardizzi
Per la presidenza sono in corsa gli imprenditori Becci, Marramiero e Bianchini
PESCARA. Un’era che si chiude? E’ presto per dirlo, ma entro il mese di giugno Ezio Ardizzi potrebbe passare il testimone alla guida della Camera di commercio dopo un decennio trascorso alla presidenza. La componente Industria dell’ente camerale è pronta alla spallata.
I nomi che circolano con insistenza sono tre: Daniele Becci, costruttore ed ex presidente dell’Ance; Enrico Marramiero, imprenditore vinicolo; Antonio Bianchini, amministratore delegato della Brioni, il marchio della moda che esalta il made in Italy e soprattutto l’orgoglio dell’area vestina. Non è detto, in realtà, che si tratterà di un vero blitz. Ardizzi potrebbe decidere di mettersi da parte, rinunciando con una scelta autonoma alla candidatura alla presidenza. Ma al momento si tratta solo di indiscrezioni. Il pressing maggiore degli industriali in questi giorni sarebbe su Daniele Becci, che sta riflettendo. Ma anche Marramiero e Bianchini avrebbero le loro chance, per diverse motivazioni.
Il Co-ceo della Brioni è originario di Penne, come l’ex patron del marchio Roman Style Lucio Marcotullio, che alla fine degli anni Novanta sfidò Ardizzi per la poltrona dell’ente camerale, ma senza successo. Ora, secondo alcuni, potrebbe essere la volta buona per il riscatto dell’area vestina. Anche Marramiero, vicino al Pd, è tuttavia ritenuto un candidato forte e spendibile per la corsa alla guida della Camera di commercio. La componente degli industriali può tra l’altro contare su 5 consiglieri, una delle rappresentanze più alte. Il 24 novembre del 2008 sono scaduti i termini per la dichiarazione di rappresentatività delle associazioni che parteciperanno al rinnovo del Consiglio generale dell’ente camerale.
Ora spetterà alla Regione nominare i vari componenti prima dell’insediamento del Consiglio, chiamato a sua volta ad eleggere il presidente. Una procedura che richiederà almeno un altro mese di tempo. Dunque, è ipotizzabile che il rinnovo avvenga intorno alla fine di giugno e dopo gli eventuali ballottaggi delle amminstrative, con la politica ormai a bocce ferme. Nel gennaio del 2004, alla vigilia dell’ultimo rinnovo delle cariche dell’ente camerale, Ardizzì tuonò: «Vedrete, succederò a me stesso». E andò proprio così, nonostante la forte opposizione interna di allora.
I nomi che circolano con insistenza sono tre: Daniele Becci, costruttore ed ex presidente dell’Ance; Enrico Marramiero, imprenditore vinicolo; Antonio Bianchini, amministratore delegato della Brioni, il marchio della moda che esalta il made in Italy e soprattutto l’orgoglio dell’area vestina. Non è detto, in realtà, che si tratterà di un vero blitz. Ardizzi potrebbe decidere di mettersi da parte, rinunciando con una scelta autonoma alla candidatura alla presidenza. Ma al momento si tratta solo di indiscrezioni. Il pressing maggiore degli industriali in questi giorni sarebbe su Daniele Becci, che sta riflettendo. Ma anche Marramiero e Bianchini avrebbero le loro chance, per diverse motivazioni.
Il Co-ceo della Brioni è originario di Penne, come l’ex patron del marchio Roman Style Lucio Marcotullio, che alla fine degli anni Novanta sfidò Ardizzi per la poltrona dell’ente camerale, ma senza successo. Ora, secondo alcuni, potrebbe essere la volta buona per il riscatto dell’area vestina. Anche Marramiero, vicino al Pd, è tuttavia ritenuto un candidato forte e spendibile per la corsa alla guida della Camera di commercio. La componente degli industriali può tra l’altro contare su 5 consiglieri, una delle rappresentanze più alte. Il 24 novembre del 2008 sono scaduti i termini per la dichiarazione di rappresentatività delle associazioni che parteciperanno al rinnovo del Consiglio generale dell’ente camerale.
Ora spetterà alla Regione nominare i vari componenti prima dell’insediamento del Consiglio, chiamato a sua volta ad eleggere il presidente. Una procedura che richiederà almeno un altro mese di tempo. Dunque, è ipotizzabile che il rinnovo avvenga intorno alla fine di giugno e dopo gli eventuali ballottaggi delle amminstrative, con la politica ormai a bocce ferme. Nel gennaio del 2004, alla vigilia dell’ultimo rinnovo delle cariche dell’ente camerale, Ardizzì tuonò: «Vedrete, succederò a me stesso». E andò proprio così, nonostante la forte opposizione interna di allora.