MONTESILVANO

Campagna per smaltire l’eternit

La proposta di Silli, presidente della commissione Sanità e sociale

MONTESILVANO. Mettere in campo una campagna di sensibilizzazione per lo smaltimento dell’eternit dai tetti e dagli edifici cittadini e attivare iniziative per la sua rimozione, in nome della salute di tutti i cittadini. E’ la proposta del presidente della commissione Sanità e sociale Lorenzo Silli. «I rischi sulla salute, provocati a lungo termine dall’eternit, ormai si conoscono ed è importante che la Commissione Sanità e Sociale e il Comune prendano una posizione, smantellando dal territorio questo materiale dannoso», dichiara. «E’ nell’interesse di tutti la tutela della salute pubblica, per questo in commissione si discuterà della realizzazione di una campagna di sensibilizzazione per lo smaltimento dell’eternit».

Nell’intenzione di Silli, informare sullo smaltimento abusivo dell’amianto e sui rischi a cui si va incontro maneggiando «il materiale senza protezioni. Per chi pratica lo smaltimento abusivo ridurre le lastre di eternit in frantumi per semplificare lo smaltimento è cosa ancora più grave. Chi compie quest’opera va incontro a gravi problemi di salute perché le fibre prima innocue vengono inalate durante la rottura del materiale stesso».

«I costi e l’iter per la bonifica hanno sempre costituito uno scoglio per i tanti cittadini che vorrebbero eliminare l’eternit dai propri fabbricati», aggiunge l’assessore Silli. «Questo progetto punta a superare tanti ostacoli. E’ giusto vista la pericolosità del materiale attivare iniziative di rimozione dell’amianto presente in vecchie tettoie, canne fumarie, materiali non rimossi perché spesso scoraggiati dai costi elevati. Preoccupante è la rimozione fai da te, che mette in serio pericolo la salute di chi effettua la rimozione senza precauzione. Incentivare e sostenere i privati per eliminare l’amianto sia attraverso un contributo economico, sia attraverso un servizio di bonifica programmato sono i principali obiettivi della discussione in commissione».

Rosa Anna Buonomo

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