Caos al pronto soccorso dopo la rissa
Zuffa all’El Hueco di Città Sant’Angelo, i feriti si affrontano di nuovo in ospedale. Ricoverata una ragazza, tre denunciati
PESCARA. Prima si sono picchiati a Città Sant’Angelo, poi si sono ritrovati in ospedale, a Pescara, dove l'animosità è riemersa ed è stato necessario l'intervento di diverse pattuglie della polizia, per sedare gli animi e riportare un po’ di tranquillità nella sala di attesa. Sono state necessarie diverse ore, poi, per capire come sarebbero andate le cose e, al termine della prima giornata di accertamenti, tre persone, due uomini e una donna, sono state denunciate dal personale della squadra volante per rissa aggravata. Il quadro, però, non è ancora completo perché il numero delle persone che si sono picchiate con bottiglie, sedie e oggetti vari, è sicuramente più alto. E si tratterebbe di italiani e dominicani.
L’allarme, ieri mattina, è scattato quasi in contemporanea su due fronti. Da una parte qualcuno si è rivolto ai carabinieri della compagnia di Montesilvano (coordinati dal capitano Vincenzo Falce) per segnalare la rissa che sarebbe avvenuta inizialmente dentro e poi all’esterno del locale “El Hueco” di Città Sant’Angelo, lo stesso dove un anno fa si è verificato un attentato, con l’esplosione di una bomba piazzata all’ingresso.
Sul posto, poco prima delle 7, la pattuglia dell’Arma ha avuto la conferma della rissa da un ferito, che indicava la presenza in zona di altre due persone coinvolte ma non c’era traccia di altri partecipanti alla zuffa. Nel giro di poco, però, una seconda segnalazione è arrivata in questura, a Pescara, dal pronto soccorso, dove si richiedeva la presenza della polizia per tranquillizzare alcune persone che poco prima avevano partecipato o assistito alla rissa a Città Sant’Angelo. Il personale della volante (diretto da Dante Cosentino), è arrivato con diverse pattuglie in ospedale, dove c’erano i feriti e alcuni amici, italiani e dominicani. Sono state identificate otto persone, di cui tre avevano addosso i segni della zuffa: la più grave è una trentenne di Pescara, ricoverata in Chirurgia maxillo facciale per la frattura della mandibola, poi c’è il suo compagno, un 34enne di Pescara che ha riportato delle fratture al volto ma si è allontanato dall’ospedale e infine un dominicano di 25 anni residente a Francavilla, giudicato guaribile dai medici in 12 giorni per una serie di ferite provocate dalle bottigliate in testa.
I tre sono stati denunciati ma le indagini vanno avanti per arrivare a identificare tutti i partecipanti alla zuffa (nelle prossime ore la polizia potrebbe risalire a un quarto uomo). Si punta anche a capire i motivi della lite, che potrebbero essere futili e, forse, causati dall’ubriachezza. Non si esclude che sia nato tutto da questioni sorte in precedenza, ma gli elementi raccolti sono insufficienti per chiudere il caso. Si esclude, comunque, che sia nato tutto questioni razziali. È emersa, tra l’altro, la presenza di un giovane, intervenuto per evitare che la situazione degenerasse: non sarebbe riuscito nel suo scopo e, al contrario, è stato picchiato.
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