Capitale dell’arte, Gibellina batte Pescara 

L’annuncio del ministro della Cultura gela il sindaco Masci, l’assessore Carota: «Ci riproveremo»

PESCARA. Sfuma il sogno di Pescara di diventare la prima capitale dell’arte contemporanea d’Italia. Almeno per quest’anno. Il ministero della Cultura ieri ha assegnato a Gibellina il riconoscimento a cui il capoluogo adriatico ambiva insieme alle altre finaliste, Carrara, Todi e Gallarate. Il progetto però «non sarà messo da parte», ha assicurato l’assessore alla Cultura Maria Rita Carota, presente a Roma alla cerimonia insieme al sindaco Carlo Masci. «Onore a Gibellina che è risultata la vincitrice. Noi abbiamo un progetto che riteniamo molto importante, diffuso sul territorio e faremo di tutto per realizzarlo. Dopo la chiara amarezza per non aver conquistato il titolo, non demordiamo e ci metteremo in moto per poterlo concretizzare, in tutto o in parte, anche coinvolgendo la Regione, forti della massima disponibilità delle fondazioni, delle associazioni, dell’università e del professor Pier Luigi Sacco che ha redatto il dossier».
L’appello indirettamente lanciato alla Regione ha trovato subito risposta positiva nelle parole del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri che, nel commentare Il verdetto, ha definito «straordinaria la pianificazione progettuale presentata di eventi e attività, che la Regione Abruzzo troverà comunque il modo di finanziare e realizzare, vista l’ampia e valida proposta elaborata e presentata. Noi ci riproveremo e l’esperienza odierna sarà un ottimo punto da cui ripartire». Il percorso per il titolo istituito dal ministero della Cultura lo scorso 15 aprile, ha visto il progetto “Pescara città contemporanea- una porta aperta ai sogni”, convincere la commissione, entrando tra le cinque finaliste sulle 23 città partecipanti. Poi l’audizione lo scorso 25 ottobre di fronte alla giuria. «Tutti i progetti presentati sono stati di altissimo livello», ha affermato il ministro Alessandro Giuli. «Con la proclamazione della città vincitrice si chiude la prima tappa di un percorso ambizioso, pensato e realizzato con grande lungimiranza politica, per rendere un nuovo doveroso tributo alla creatività e al genio italiani». Il progetto pescarese conteneva sia la rigenerazione di alcuni luoghi d’arte, tra Pescara, Montesilvano e Spoltore, ma anche l’organizzazione di eventi, ripartendo da ciò che il capoluogo adriatico, con l’esperienza di Fuori Uso, è stato per l’arte contemporanea e proiettandosi oltre l’area metropolitana. Il piano economico contenuto nel dossier puntava sul milione di euro che il titolo avrebbe portato in dote, ma anche su un altro milione di risorse proprie da investire. «L’idea di questa porta aperta ai sogni», ha proseguito l’assessore Carota, «rimane viva. Il progetto è stato pensato per questa candidatura per la quale è stato essenziale il contributo del settore cultura del Comune che ringrazio, ma è al tempo stesso radicato sulla città e prevede azioni, alcune già realizzate, altre che si possono concretizzare». Presente alla cerimonia, insieme all’assessore regionale alla Cultura Roberto Santangelo, il deputato Guerino Testa che ha espresso il suo orgoglio per «Pescara, per essersi ritagliata un ruolo importante nell’ambito di questo prestigioso riconoscimento, risultando tra le cinque finaliste. Ho riscontrato il grande apprezzamento che gli esperti hanno avuto per il progetto di Pescara, a conferma della vitalità culturale e artistica che è in grado di esprimere. Continuiamo a lavorare in tal senso, a partire dalle risorse necessarie per la riqualificazione del teatro d’Annunzio».
«Complimenti a Gibellina, grazie a Pescara per l’eccellente dossier presentato», il commento del presidente della Regione Marco Marsilio. «Troveremo il modo di valorizzare questa occasione e di realizzare, anche con il contributo della Regione, almeno una parte del progetto».