Carta d’identità anche ai clochard
Di Pietro: «Atto simbolico per garantire i diritti ai senzatetto». Ma chi paga?
PESCARA. I clochard italiani che dormono alla stazione potranno finalmente riavere la carta d’identità. L’iniziativa, che non ha precedenti a Pescara, è il frutto della collaborazione tra il Comune e la Comunità di Sant’Egidio. Il documento garantirà ai senzatetto alcuni servizi essenziali.
«I costi di rilascio, 5,42 euro», ha spiegato l’assessore all’anagrafe Laura Di Pietro, «inizialmente non saranno né a carico del Comune, né della Comunità, né degli interessati». Quindi, chi pagherà le spese?
Comunque, l’iniziativa ha già preso il via. Ieri, si sono presentati in Comune per fare la carta d’identità i primi cinque clochard. Nei prossimi giorni ne dovrebbero arrivare altri dieci. «Oggi (ieri, ndr) si è svolta una riunione operativa all’Ufficio anagrafe», spiega l'assessore, «c'erano i tecnici e i dirigenti del settore, i rappresentanti della Comunità di Sant'Egidio e anche alcuni senzatetto che hanno manifestato la volontà di dotarsi del documento. Nel corso di un incontro alla stazione, a cui erano presenti l'assessore Giuliano Diodati e il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli, è parso chiaro il senso di lontananza che alcuni di loro provano nei confronti dell'istituzione Comune». «L'idea», aggiunge, «nasce proprio dall'esigenza di avvicinare le istituzioni. Il documento, infatti, servirà loro a sentirsi cittadini di Pescara e ha per questo una valenza simbolica, ma è anche preliminare all'esercizio di diritti. Solo chi è residente da alcuni anni a Pescara, per esempio, avrà diritto di partecipare ai bandi per l'edilizia residenziale pubblica». «Inoltre», dice ancora, «avere un documento di identità in corso di validità permetterà di accedere all'assistenza sanitaria e la possibilità di farsi seguire dal punto di vista anche medico da strutture pubbliche, onlus e private».
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