Cartoline con San Rocco per ricordare la chiesa demolita
SAN GIOVANNI TEATINO. Dalla distruzione del campanile che dominava piazza San Rocco sono state salvate le campane che, nei prossimi anni, saranno installate in una torre accanto alla nuova chiesa prevista in via Cavour, progettata dall'architetto svizzero Mario Botta. Dopo aver fatto sentire per 40 anni i loro rintocchi, le quattro campane sono state rimosse da una gru.
Ad assistere all'intervento c'erano il sindaco Verino Caldarelli e circa 200 cittadini, quasi tutti con videocamere, macchinette fotografiche e telefonini per riprendere i lavori. Le operazioni di demolizione della torre campanaria si dovrebbero concludere oggi. Non ci sono state interruzioni dei lavori, nonostante il sopralluogo effettuato dalla Soprintendenza ai beni architettonici.
L'ispezione, che si è svolta quando la cuspide e le campane erano già smantellate, è stata sollecitata in extremis dal comitato dei contrari all'abbattimento di San Rocco. La battaglia è condotta, fin dai tempi del referendum consultivo, da consiglieri comunali e altri esponenti dell'opposizione, che lunedì hanno inscenato una protesta sotto al campanile, dove l'ex vice sindaco Beniamino Gigante si è incatenato.
Il fronte anti-demolizione contava di fermare i lavori; ma non c'è stato niente da fare, in quanto la Soprintendenza era stata preventivamente consultata dal Comune nel corso dell'istruttoria e aveva dichiarato chiesa e campanile di San Rocco edifici privi di interesse culturale e architettonico. Ma la protesta del comitato non si fermerà nemmeno quando il campanile sarà stato raso al suolo. La battaglia continuerà nei prossimi giorni, combattuta a colpi di cartoline.
Sono state infatti acquistate centinaia di cartoline della chiesa di San Rocco, da consegnare, con banchetti in piazza, ai cittadini che potranno scrivere, anche in forma anonima, frasi dedicate alla parrocchia che non c'è non più. Le cartoline saranno poi portate in Comune, indirizzate al sindaco Caldarelli.
Ad assistere all'intervento c'erano il sindaco Verino Caldarelli e circa 200 cittadini, quasi tutti con videocamere, macchinette fotografiche e telefonini per riprendere i lavori. Le operazioni di demolizione della torre campanaria si dovrebbero concludere oggi. Non ci sono state interruzioni dei lavori, nonostante il sopralluogo effettuato dalla Soprintendenza ai beni architettonici.
L'ispezione, che si è svolta quando la cuspide e le campane erano già smantellate, è stata sollecitata in extremis dal comitato dei contrari all'abbattimento di San Rocco. La battaglia è condotta, fin dai tempi del referendum consultivo, da consiglieri comunali e altri esponenti dell'opposizione, che lunedì hanno inscenato una protesta sotto al campanile, dove l'ex vice sindaco Beniamino Gigante si è incatenato.
Il fronte anti-demolizione contava di fermare i lavori; ma non c'è stato niente da fare, in quanto la Soprintendenza era stata preventivamente consultata dal Comune nel corso dell'istruttoria e aveva dichiarato chiesa e campanile di San Rocco edifici privi di interesse culturale e architettonico. Ma la protesta del comitato non si fermerà nemmeno quando il campanile sarà stato raso al suolo. La battaglia continuerà nei prossimi giorni, combattuta a colpi di cartoline.
Sono state infatti acquistate centinaia di cartoline della chiesa di San Rocco, da consegnare, con banchetti in piazza, ai cittadini che potranno scrivere, anche in forma anonima, frasi dedicate alla parrocchia che non c'è non più. Le cartoline saranno poi portate in Comune, indirizzate al sindaco Caldarelli.
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