Case Ater senza portone ed escrementi per le scale
Insorgono gli inquilini di un immobile in via Caduti per servizio: "Le due pulizie settimanali non bastano a coprire la puzza. La situazione è insostenibile"
PESCARA. «Da più di un anno manca il portone d'ingresso e le scale del palazzo sono diventate il rifugio di cani e gatti randagi e la cuccia di quelli dei condòmini». La segnalazione arriva dal civico 52 di via Caduti per servizio, una delle case popolari gestite dall'Ater nel rione Fontanelle.
Nell'edificio di tre piani vivono sette famiglie e, secondo i racconti di alcuni condòmini, non tutti rispettano gli spazi comuni, ma anzi qualcuno se ne serve in modo improprio e poco rispettoso. «Ogni giorno», raccontano, «sui pianerottoli compaiono stendini con i panni appena lavati stesi ad asciugare. Lì gli animali riposano in cuccette improvvisate e mangiano dalle ciotole che qualcuno riempie regolarmente».
Il disagio è notevole: «Nell'androne c'è un odore insopportabile causato dai bisogni degli animali che vivono nelle scale del palazzo. Le due pulizie settimanali non bastano a coprire la puzza». Una condizione poco igienica, soprattutto per i bambini che ogni giorno scorrazzano da un piano all'altro attenti a non calpestare certi «ricordini». A questo si aggiunge la soffitta condominiale usata da qualcuno come un ripostiglio personale in cui tenere vecchi mobili e materassi.
«La situazione», si sfogano gli abitanti della palazzina, «è diventata insostenibile: abbiamo cercato di spiegare il nostro disagio agli inquilini che si comportano in modo poco corretto, ma abbiamo ottenuto solo discussioni. Loro sono abusivi e non hanno intenzione di seguire le regole». Raccontano di aver segnalato all'Ater che non c'è il portone, ma si sono sentiti rispondere che «non si può intervenire se non tutte le famiglie pagano l'affitto».
Il dirigente dell'ufficio manutenzione, Carmine Morelli, ha precisato al Centro che nella palazzina al civico 52 risulta «un solo occupante abusivo, per il quale sono già state avviate le procedure di sfratto». Per quanto riguarda il portone, Morelli ha spiegato che «è stato divelto per vandalismo. Abbiamo contattato i condòmini spiegando che saremmo intervenuti per rimetterlo a loro spese. Ma fino ad oggi non abbiamo ricevuto risposte».
Nell'edificio di tre piani vivono sette famiglie e, secondo i racconti di alcuni condòmini, non tutti rispettano gli spazi comuni, ma anzi qualcuno se ne serve in modo improprio e poco rispettoso. «Ogni giorno», raccontano, «sui pianerottoli compaiono stendini con i panni appena lavati stesi ad asciugare. Lì gli animali riposano in cuccette improvvisate e mangiano dalle ciotole che qualcuno riempie regolarmente».
Il disagio è notevole: «Nell'androne c'è un odore insopportabile causato dai bisogni degli animali che vivono nelle scale del palazzo. Le due pulizie settimanali non bastano a coprire la puzza». Una condizione poco igienica, soprattutto per i bambini che ogni giorno scorrazzano da un piano all'altro attenti a non calpestare certi «ricordini». A questo si aggiunge la soffitta condominiale usata da qualcuno come un ripostiglio personale in cui tenere vecchi mobili e materassi.
«La situazione», si sfogano gli abitanti della palazzina, «è diventata insostenibile: abbiamo cercato di spiegare il nostro disagio agli inquilini che si comportano in modo poco corretto, ma abbiamo ottenuto solo discussioni. Loro sono abusivi e non hanno intenzione di seguire le regole». Raccontano di aver segnalato all'Ater che non c'è il portone, ma si sono sentiti rispondere che «non si può intervenire se non tutte le famiglie pagano l'affitto».
Il dirigente dell'ufficio manutenzione, Carmine Morelli, ha precisato al Centro che nella palazzina al civico 52 risulta «un solo occupante abusivo, per il quale sono già state avviate le procedure di sfratto». Per quanto riguarda il portone, Morelli ha spiegato che «è stato divelto per vandalismo. Abbiamo contattato i condòmini spiegando che saremmo intervenuti per rimetterlo a loro spese. Ma fino ad oggi non abbiamo ricevuto risposte».
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