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Centro sociale a Borgo Marino sud, via libera al progetto
PESCARA. Borgo Marino sud avrà il suo centro sociale di aggregazione per anziani con annesso campo di calcetto. Lo ha deciso il consiglio comunale ieri pomeriggio approvando, con 18 voti a favore e 2...
PESCARA. Borgo Marino sud avrà il suo centro sociale di aggregazione per anziani con annesso campo di calcetto. Lo ha deciso il consiglio comunale ieri pomeriggio approvando, con 18 voti a favore e 2 contrari, la delibera per la sdemanializzazione dell'area a uso civico individuata per la costruzione, ossia il terreno retrostante via Thaon de' Revel, alle spalle della chiesa Gesù Maestro.
Il progetto ha avuto un iter molto lungo, cominciato addirittura nell'ottobre 2011. «Iter», ha spiegato l’assessore Isabella Del Trecco, «proseguito tra carte e progettazioni per individuare la soluzione migliore e definitiva per il quartiere. Conosciamo bene, infatti, l'importanza di dotare i nostri rioni di piccoli punti di aggregazione da destinare in via prevalente alla Terza età, ma che possano divenire luogo di confronto e collaborazione tra generazioni diverse». «Vero è che nel quartiere Porta Nuova esiste già in piazza Grue un centro sociale autogestito», ha proseguito, «ma comprendiamo la difficoltà di spostamento dei nostri anziani specie nel periodo invernale e comunque il radicamento dei cittadini di Borgo Marino sud ai propri luoghi di appartenenza». Dopo che l'Ater ha detto di non disporre di locali idonei o liberi da destinare a un centro di aggregazione, il Comune ha studiato un’altra soluzione, cioè l'utilizzo di una superficie di proprietà comunale in cui installare una struttura in legno, composta da almeno due stanze e un servizio igienico. Un luogo in cui i cittadini possano incontrarsi e vivere momenti di aggregazione. La superficie individuata è posizionata alle spalle di via Thaon de' Revel e oggi è occupata da un campetto sterrato utilizzato dai bambini. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura di circa 720 metri quadrati. « Alla verifica degli atti», ha rivelato l’assessore, «ci siamo resi conto che su quel terreno gravava la disciplina degli usi civici, ossia di diritti collettivi di origine antichissima che riguardano il diritto di disporre del territorio come di cosa propria per trarne vantaggio per il pascolo, la raccolta di legna, la pesca e l'agricoltura. In altre parole quel terreno appartiene alla collettività e il Comune ne è solo formalmente il proprietario». Il terreno individuato coincide con la terra civica appartenente al demanio di contrada Saline. In presenza di tali condizioni, il Comune richiederà alla Regione l'autorizzazione per la sdemanializzazione dell'area.
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